Economia
Confindustria, Garrone al 25% dei voti, Orsini al 24, Gozzi (per ora) al 13,5
Marenghi al 2,5% potrebbe ritirarsi. Emerge l'alleanza con Gozzi "benedetta" da Bonomi e D'Amato. Voci vicine al presidente di Federacciai: "Pronto il suo 20%"
Confindustria, Garrone ha il 25% dei voti, Orsini il 24, Gozzi il 13,5, Marenghi il 2,5%
Al via oggi a Torino la prima tappa del calendario delle consultazioni dei saggi per la designazione del nuovo presidente di Confindustria da parte dei 183 membri, in vista del consiglio generale il 4 di aprile. Gli staff elettorali dei quattro candidati (ordine alfabetico) sono già da qualche giorno al lavoro, fra verifiche, simulazioni e proiezioni, per conteggiare i voti assembleari attribuibili a ciascuno dei concorrenti. Come altre volte, Affaritaliani è in grado di anticipare il borsino con le percentuali di votio oggi in possesso di ogni candidato ai nastri di partenza. Edoardo Garrone, già ammesso alla conta dai saggi, avrebbe in tasca un pacchetto di voti assembleari superiore al 25% (in crescita). Emanuele Orsini gli starebbe di poco dietro con una percentuale pari al 24% (anche lui in crescita).
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Mentre ben più distanziati rincorrerebbero a fatica Antonio Gozzi col 13,5% e Alberto Marenghi col 2,5%, Entrambi artefici di un patto di ferro, di reciproco sostegno e alleanza, che i loro capi corrente e grandi supporter, Carlo Bonomi e Antonio D'Amato, hanno suggerito loro di siglare alla vigilia della presentazione ai saggi delle autocandidature con le firme il 12 febbraio scorso. L'obiettivo era chiaro: cercare di restare in qualche modo ancora in corsa. Patto che dovrebbe portare quanto prima al ritiro di Alberto Marenghi dalla competizione. Ma emerge anche con evidenza dai bisbigli di Viale dell'Astronomia che lo stesso presidente uscente di Confindustria abbia inutilmente e più volte richiesto a Emanuele Orsini di farsi da parte anche lui. I dossier montati ad arte contro l'ex presidente di Federlegno si sono però rivelati una bufala. La corsa continua, i colpi di scena non mancheranno.
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Dopo l'appuntamento torinese, le prossime tappe saranno il 24 febbraio a Bologna presso Confindustria Emilia-Romagna, il 28 e il 29 febbraio a Roma in viale dell'Astronomia, il 1° marzo a Milano presso Assolombarda e l'8 marzo ancora a Milano presso Federchimica. Il giorno successivo ci si sposta a Padova nella sede di Confindustria Veneto Est per poi chiudere l'11 marzo, a Napoli, presso l'Unione degli Industriali.
Fonti vicine a Gozzi: "Pronto a certificare di avere il 20%"
Antonio Gozzi, candidato alla presidenza di Confindustria, sarebbe pronto a certificare di poter contare su oltre il 20% dei voti assembleari. Lo riporta un'agenzia Askanews che dichiara di averlo appreso 2da fonti vicine all'imprenditore ligure che è anche presidente di Federacciai".