Economia
Cop26, i green bond valgono oltre 1,4 trilioni. Il 71% dei fondi non allineati
di Marco Scotti
Le emissioni globali di green bond hanno già superato 1,4 trilioni, arriveranno a 2,36 nel 2023. Ma il 71% dei fondi ancora non allineato agli accordi di Parigi
Anche l’economia reale, inoltre, si è accorta dell’importanza della svolta green. Sono, infatti, oltre 441mila le aziende che nel periodo tra il 2016 e il 2020 hanno deciso di investire in tecnologie e prodotti green: il 31,9% delle imprese nell’industria e nei servizi ha investito, nonostante la crisi causata dalla pandemia, in tecnologie e prodotti green, valore che sale al 36,3% nella manifattura. Tutto perfetto, dunque? Non esattamente. Secondo uno studio Influencemap pubblicato dal mensile Investire, il 71% dei fondi non è allineato agli accordi di Parigi.
E questo perché spesso i fondi usano come livello per definire "sostenibile" un investimento, il valore medio di un determinato settore a Wall Street. Ad esempio, se un combustibile fossile rappresenta il 20% degli investimenti totali, se il fondo si ferma a pochi decimi di punto da questa soglia può comunque raccontare di essere “sostenibile”, anche se non lo è.
Per questo l’Unione Europea è corsa ai ripari: ha adottato dallo scorso mese di marzo una Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR), che vuole riuscire a smascherare le cosiddette pratiche di greenwashing. Rendendo più stringenti i criteri per ottenere il riconoscimento di Esg. Rivoluzione all’orizzonte?