Economia
Coronavirus, Europ Assistance: parola d'ordine, tutela delle persone
L'intervista di Affaritaliani.it a Fabio Carsenzuola, CEO di Europ Assistance Italia
Europ Assistance: parola d'ordine, tutela delle persone.
"You live, we care". Il pay off di Europ Assistance, la Compagnia assicurativa in orbita al Gruppo Generali, attiva in Italia dal 1968, non lascia spazio a dubbi: la sua priorità, che da sempre ne guida la vision, è quella di essere la Care Company "più affidabile al mondo", come spesso si definisce, rispondendo in maniera accurata e tempestiva alle esigenze delle proprie "persone".
Ed è in situazione di emergenza come quella attuale che Europ Assistance persegue con fermezza ancor maggiore il proprio obiettivo per mantenere la continuità del servizio e garantire la tutela dei propri dipendenti e clienti con iniziative a loro favore. Unendo, in tal modo, la propria voce al coro delle aziende e società italiane impegnate a fronteggiare e sconfiggere un nemico comune: il Coronavirus.
Affaritaliani.it ha intervistato Fabio Carsenzuola, CEO di Europ Assistance Italia.
L'intervista di Affari al CEO Fabio Carsenzuola
A fronte dell'emergenza Coronavirus, come si è organizzata la Compagnia per garantire operatività e continuità del servizio offerto?
Sin dall’inizio dell’emergenza dovuta al diffondersi del Coronavirus, Europ Assistance si è mossa velocemente anticipando per certi versi le misure straordinarie prese dal Governo e mettendo in atto diverse azioni per contrastare l'emergenza epidemiologica. L’obiettivo è stato da una parte quello di tutelare la salute dei dipendenti e dall’altra di garantire l’operatività e l’accesso a tutti i nostri servizi, compresi quelli di assistenza stradale per coloro che dovevano continuare a spostarsi per motivi di lavoro o di salute.
Quali misure cautelari sono state adottate per scongiurare il rischio di diffusione interna del virus?
Per preservare la salute dei dipendenti abbiamo incentivato e potenziato soluzioni di lavoro da remoto che ci permettessero di contenere i rischi della diffusione del virus. In pochi giorni abbiamo, quindi, esteso lo smartworking al 100% dei nostri lavoratori sia nella sede di Milano che in quella di Rende. Aver investito negli anni in soluzioni e strumenti per il lavoro agile e aver accompagnato le persone in questo percorso di trasformazione culturale è stato fondamentale per affrontare oggi questa emergenza.
Lo smartworking, il rispetto delle regole del social distancing e un canale di comunicazione sempre aperto con tutti i dipendenti sono gli elementi che ci hanno permesso di far fronte alla situazione in maniera veloce ed efficace.
Inoltre, Europ Assistance ha attivato all'inizio di marzo un servizio di assistenza telefonica accessibile a tutti i circa 20.000 tra dipendenti e agenti del Gruppo Generali in Italia - Gruppo di cui Europ Assistance fa parte - e alle loro famiglie per fornire informazioni certificate e indicazioni su come prevenire il contagio. In caso di sintomi influenzali o sospetto di un rischio di infezione da Covid19, è possibile richiedere il supporto della Centrale Medica di Europ Assistance che attraverso i propri operatori specializzati e i propri medici effettuerà un vero e proprio triage telefonico.
Infine, laddove si rendesse necessario, è possibile attivare un supporto psicologico da remoto.
Per Europ Assistance si è trattato di mettere le nostre competenze al servizio del Gruppo Generali per una causa molto importante: la tutela della salute dei dipendenti, degli agenti, e delle loro famiglie. Siamo convinti che il supporto reciproco in momenti come questo sia una delle chiavi per uscire da una situazione di crisi.
A quando risale l'introduzione dello smart working in azienda? State rilevando una maggior produttività dei dipendenti che hanno adottato tale pratica?
Stiamo stati tra le prime aziende in Italia a introdurre lo smart working, nel lontano 2016. Come dicevo, questo metodo non ha cambiato solo il modo di lavorare, ma ha rappresentato l’inizio di un cambiamento culturale in continua evoluzione.
Con il cambiare degli spazi e degli strumenti di lavoro, lo smartworking ha contribuito al consolidamento del rapporto di fiducia, a una maggiore responsabilità individuale e ad una più sentita sostenibilità aziendale.
Dall’avvio del progetto, Europ Assistance ha accompagnato le persone nella trasformazione di un pezzo della loro vita affinché gli impatti, le sfide e le opportunità di un modo nuovo di lavorare migliorassero il benessere in azienda. L’equilibrio tra vita familiare e attività professionale concesso da questa modalità di lavoro ci ha permesso di migliorare le performance e contribuire al tempo stesso a un clima aziendale più positivo. Questo prima ancora che il coronavirus ci facesse scoprire che lo smartworking può persino contribuire a salvare delle vite, le nostre e quelle di coloro con i quali veniamo a contatto ogni giorno.
La responsabilità e la serietà che ogni collega sta dimostrando nel rimanere operativo e salvaguardare la salute di tutti, mi rende molto orgoglioso.
Avete istituito una persona di riferimento che coordini le questioni relative alla sicurezza?
Come la maggior parte delle aziende abbiamo istituito, fin da subito, un comitato di crisi con diversi referenti preparati alla gestione dei vari aspetti di una crisi, comprese le questioni relative alla sicurezza. Continuiamo a tenere costantemente monitorata l’evoluzione dell’emergenza e a discutere tutte le attività operative nel corso di riunioni quotidiane.
Avete ampliato la vostra offerta assicurativa per coprire i rischi rappresentati dal virus?
In questo momento in cui tutti siamo costretti a restare a casa e il Sistema Sanitario è concentrato sull’emergenza, abbiamo voluto rispondere all’esigenza ancora più forte da parte dei cittadini di avere a disposizione soluzioni tecnologiche da remoto.
In questo contesto si inserisce MyClinic, la piattaforma digitale che consente l’accesso a tutti i nostri servizi di assistenza, che abbiamo deciso di integrare con alcune funzionalità legate al Covid19 in modo da aiutare le persone a far fronte all’emergenza.
Attraverso MyClinic sarà quindi possibile ricevere indicazioni su comportamenti di prevenzione; informazioni sanitarie certificate e un triage telefonico con un medico per la valutazione dei sintomi come da protocolli definiti dal Ministero della Salute.
MyClinic avrà quindi una doppia valenza: da una parte fornire un supporto su tutte le tematiche legate al Covid19, dall’altra fornire assistenza sanitaria generica e specialistica da remoto permettendo così alle persone di sentirsi assistite pur rimanendo a casa.
Inoltre, stiamo studiando nuovi prodotti di cui sarà nostra cura parlare non appena verranno definiti tutti i dettagli.
Avete riscontrato un impatto economico del virus sul business della Compagnia?
Gli impatti della pandemia su tutti gli ambiti produttivi sono in corso di valutazione da parte degli addetti ai lavori e anche noi valuteremo quali saranno le ripercussioni sulle nostre aree di business. Al momento la nostra priorità resta quella di preservare la salute dei dipendenti e garantire la continuità della nostra operatività.
Quali sono le strategie che la Compagnia intende adottare per affrontare le conseguenze del virus sulle attività a lungo termine?
Quella di Europ Assistance è una storia lunga 50 anni, un percorso di valore che ci ha reso i leader dell’assistenza privata perché se c’è una cosa che non abbiamo mai smesso di fare è mettere sempre al centro il cliente. Abbiamo ascoltato, e spesso anticipato, le mutevoli esigenze del mercato e i nuovi bisogni e continueremo a farlo studiando ogni soluzione per offrire il meglio della nostra assistenza, con la voglia di essere protagonisti, innovatori e precursori.