Economia

Coronavirus, Ivo Allegro: "Da governo misure deboli, imprese rischio default"

Ivo Allegro (Iniziativa): “Per le imprese italiane il rischio di default è altissimo"

Coronavirus, Ivo Allegro: "Da governo misure deboli, imprese rischio default"

“Per le imprese italiane il rischio di default è altissimo. Dai rumors, il decreto con le misure economiche per far fronte al Coronavirus Covid-19, seppur necessario, ha margini di miglioramento notevoli. Le misure proposte ora sembrano deboli e solo parzialmente efficaci. Non basta, ad esempio, il rinvio del prossimo versamento Iva, dato per scontato, a scongiurare il rischio per tante aziende di chiudere i battenti e licenziare i lavoratori”. E’ quanto dichiara Ivo Allegro, amministratore delegato di Iniziativa, società di consulenza leader nei settori corporate finance, fondi strutturali Ue e sviluppo di asset per pubbliche amministrazioni locali e territoriali.

“In questa fase – aggiunge Allegro – ciò che più occorre è sviluppare delle misure ‘tampone’ che siano realmente efficaci, perché se il blocco delle attività si protrarrà oltre i 30 giorni diventa prioritario, in particolare, pensare alla possibilità di congelare nel breve periodo la debitoria finanziaria delle aziende. Gli effetti negativi dell’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo in questi giorni, infatti, si ripercuotono fortemente sull’intero tessuto socio-economico nazionale, che proprio sulla rete delle imprese basa molto del suo potenziale di sviluppo”.

Secondo Allegro “in questo scenario di pandemia la stagione primavera-estate è persa e pochissimi, già appesantiti dalle mancate vendite attuali, correranno il rischio di fare lanci di produzione per il prossimo autunno o inverno, e ciò significa che anche con una ripresa dei consumi non ci saranno prodotti a sufficienza e le aziende non potranno recuperare il fatturato e le perdite di questo periodo. In un simile scenario, pensare di dare un contributo concreto alla risoluzione della situazione di emergenza in cui le imprese si sono ritrovate concedendo sino a un massimo di 2,5 milioni di euro di garanzie per nuovi finanziamenti ad azienda, a valere sul Fondo Centrale di Garanzia, che in caso di default diventa un credito privilegiato dello Stato, ha dei profili quasi ironici se non ci saranno altre e veloci misure”.

“Detto questo – conclude Allegro – ritengo essenziale che a fronte della richiesta di moratoria che le imprese avanzeranno alle banche, le stesse non classifichino tutta l'esposizione aziendale come forborne exposures. Infatti, al riguardo, le norme dell'Eba, l’autorità bancaria europea, prevedono specifiche regole di ‘governance and operations’, che limitano fortemente l'operatività prospettica delle banche verso le imprese. Tutto ciò sarebbe un colpo mortale per le nostre imprese”.