Economia
Coronavirus, Misiani:"All'Italia potrebbero arrivare 200 miliardi dall'Europa"
Il sottosegretario all'Economia applaude all'accordo tra Francia e Germania: "Un passo inimmaginabile fino a qualche mese fa"
Coronavirus, Misiani:"All'Italia potrebbero arrivare 200 miliardi dall'Europa"
L'accordo tra Francia e Germania per un fondo di 500 miliardi per far ripartire l'Europa, dopo l'emergenza Coronavirus e la conseguente crisi economica, fa ben sperare soprattutto l'Italia, che con la proposta del premier Conte per il Recovery Fund spingeva proprio in quella direzione. La decisione di Merkel e Macron ha trovato diversi consensi, ma anche incredulità. "Un passo inimmaginabile fino a qualche mese fa - commenta il sottosegretario all'Economia Antonio Misiani al Corriere della Sera. "L’ordine di grandezza - spiega Misiani - è molto importante, fino a 200 miliardi. Dal fondo Sure dovrebbero arrivare prestiti per 20 miliardi, dalla Bei 40 miliardi di finanziamenti alle imprese, la linea di credito senza condizioni del Mes vale 36 miliardi per la sanità. Sul Recovery fund il negoziato è in corso. La quota per l’Italia potrebbe arrivare a 100 miliardi, a fondo perduto. Il Mes senza condizioni va valutato con la massima attenzione e senza pregiudiziali. L’ultima parola spetta al Parlamento. In ogni caso, il rafforzamento del servizio sanitario è una priorità assoluta. La pandemia ha reso finalmente tutti consapevoli che la sanità non è un costo. È un investimento".
"L’Europa - prosegue Misiani - si sta muovendo nella giusta direzione. Il percorso è ancora lungo e difficile ma se guardiamo dove eravamo solo qualche mese fa, una proposta come questa era inimmaginabile. L’Italia ha svolto un ruolo determinante. Per far ripartire il Paese - conclude Misiani - escludiamo in maniera netta ogni ipotesi di patrimoniale. La pressione fiscale è fin troppo alta. La priorità è ridurla e redistribuirla, facendo pagare chi evade e chi inquina e alleggerendo il prelievo sui ceti medi e sui fattori produttivi. Inoltre dobbiamo incentivare anche fiscalmente l’investimento delle attività finanziarie delle famiglie e degli enti previdenziali privati verso l’economia reale: per aumentare gli investimenti, rafforzare il sistema produttivo e rilanciare lo sviluppo. In quest’ottica i risultati molto positivi del Btp Italia in sottoscrizione in questi giorni sono un ottimo segnale".