Economia

Coronavirus, per Alis gravi conseguenze su settore trasporto e logistica

Eduardo Cagnazzi

Di Caterina: "L'emergenza da Covid 19 sta colpendo questi comparti, occorre intervenire con misure coordinate e tempestive per scongiurare le limitazioni"

Le imprese del trasporto e della logistica stanno garantendo il mantenimento delle abitudini degli italiani ma, in una situazione di eccezionale straordinarietà, occorrono misure per incentivare l’intermodalità nei trasporti e per scongiurare l’emanazione di disposizioni e limitazioni alla circolazione delle merci. Come quelle imposte al Brennero dal governo austriaco. Così il direttore generale di Alis, Marcello Di Caterina, commenta il momento delicato che sta colpendo l’Italia, anche a seguito delle misure previste dal DPCM del 9.3.2020 estese a tutto il territorio nazionale, e le imprese del trasporto e della logistica che ogni giorno operano efficientemente per garantire il mantenimento dello stile di vita e delle abitudini di tutti i cittadini italiani.

“La crisi prodotta dalla diffusione del Covid-19 ha carattere di straordinarietà e sta colpendo molti settori primari dell’economia, in particolare il comparto del trasporto e della logistica, determinante e fondamentale per garantire il regolare approvvigionamento dei cicli produttivi continui e dei beni di prima necessità, dai prodotti agro-alimentari al trasporto di farmaci o di carburanti. Alis promuove da sempre l’intermodalità, che si traduce in sicurezza, tracciabilità e sostenibilità. Specialmente in una situazione di eccezionale straordinarietà come quella attuale Alis ritiene che proprio la rapida adozione e l’implementazione di misure volte ad incentivare la conversione modale (strada-mare; strada-ferro) dei trasporti possa rappresentare una soluzione efficace e di sintesi tra gli interessi e i beni coinvolti”.
 
“Per far ciò, va assolutamente scongiurata l’emanazione di disposizioni nazionali, regionali e locali, nonché di limitazioni internazionali come quelle imposte al Brennero dall’Austria, volte ad interdire la circolazione delle merci e l’operatività dei vettori che abbiano transitato o che siano in procinto di transitare in aree potenzialmente a rischio. Abbiamo quindi accolto con favore -prosegue il direttore di Alis- i chiarimenti, in linea con la nostra posizione, giunti tempestivamente dalle Istituzioni a seguito del DPCM 8.3.2020, con la Nota ministeriale esplicativa su transfrontalieri e merci, l’Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile e la direttiva del Ministero dell’Interno, che hanno escluso i legittimi dubbi interpretativi sollevati dall’intero comparto trasportistico”.
 
L’associazione ha redatto un documento contenente le proposte associative sulle misure economiche ed operativo-amministrative più urgenti ed improrogabili per la salvaguardia ed il rilancio del settore che vanno dalla riduzione o sospensione del carico fiscale per le aziende del settore all’implementazione degli ammortizzatori sociali per i lavoratori, alla riduzione delle tasse portuali, all'eliminazione di quelle per gli ancoraggi, sino alla premialità per le imprese che mantengono i livelli occupazionali pre-crisi. “Proponiamo inoltre -dichiara Di Caterina- l’immediata predisposizione di un Disciplinare tecnico-sanitario congiunto e condiviso tra Ministeri competenti e tutto il comparto trasportistico. Misure tempestive e coordinate che Alis intende condividere al più presto con il mondo delle istituzioni governative”.