Economia

Coronavirus "Riapriamo le aziende subito o la Germania si prende tutto"

L'ex presidente di Cdp Costamagna: "Seguiamo due esempi, Fca per ripartire e il Ponte Morandi come modello da seguire per la sinergia Stato-Regione"

Coronavirus "Riapriamo le aziende subito o la Germania si prende tutto"

L'emergenza Coronavirus tiene l'Italia con il fiato sospeso. Tra chi dice che bisogna combatterla con il prolungamento della quarantena e chi invece è di parere opposto, come Claudio Costamagna, ex presidente di Cassa Depositi e Prestiti. "Cerchiamo una ricetta unica per ripartire. Non si può pensare di riaprire in ordine sparso, - spiega al Corriere della Sera - ciascuno con il proprio modello. Bisogna attuare protocolli per ogni settore ed elaborare un format. Certo, grandi accordi frutto di una convergenza tra azienda e sindacati, come quello firmato per esempio da Fca, uno dei maggiori gruppi industriali del Paese, possono fornire un modello a cui ispirarsi. Ma ripartiamo al più presto perché le aziende italiane stanno perdendo le commesse a favore di quelle tedesche, francesi o spagnole, che proprio oggi riaprono i cancelli. Una volta perso un cliente è difficile riconquistarlo e molte aziende potrebbero chiudere. È un grido di allarme che ormai arriva da tutte le imprese del nostro territorio".

Ma, secondo Costamagna, anche il protocollo comune non basta. "Ci vuole anche meno burocrazia, ce lo ha insegnato l’esperienza della ricostruzione del Ponte Morandi a Genova. Usiamo quell’esempio per tutta l’Italia. E poi c’è una terza via: i momenti di crisi dovrebbero essere usati per accelerare l’unione politica in Europa. Stiamo perdendo troppo tempo. Le fabbriche italiane stanno soffrendo uno svantaggio competitivo fortissimo in Europa perché negli altri Paesi sono aperte, un lockdown fino al 3 maggio è troppo lungo".