Economia
Coronavirus, riaprono auto e moda. Spostamenti limitati per anziani e under 18
Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera anche allo sblocco dei cantieri e ai medici in azienda
Coronavirus, riaprono auto e moda. Spostamenti limitati per anziani e under 18
Il Coronavirus continua a non dare tregua all'Italia, ma nonostante questo si pensa alla ripartenza, la "fase 2" sta per diventare realtà per alcuni comparti strategici del Paese, come riporta il Corriere della Sera. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera per numerose aziende—dalla moda all’auto —ma anche di alcuni cantieri. Il premier Giuseppe Conte non ha fretta di firmare un nuovo Dpcm. Prima vuole discutere con le parti sociali, le Regioni e gli enti locali e valutare la relazione della commissione presieduta da Vittorio Colao. La linea del governo è procedere con estrema cautela, perché i contagi scendono con lentezza e in Lombardia si continuano a contare i morti. Convivere con il virus è la nuova parola d’ordine nel governo.
L’ipotesi più probabile è un provvedimento ministeriale, tra Sviluppo e Tesoro, per rimettere in moto alcune attività e imprese, sbloccando i codici Ateco in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori. Se ne dovrebbe parlare lunedì al consiglio dei ministri, convocato per discutere di leggi regionali, dello scostamento di bilancio per finanziare il «decreto Aprile» e del rinvio delle elezioni amministrative. Sempre nella riunione di lunedì potrebbero essere sbloccati i cantieri per la costruzione di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso secondo le tabelle Inail.
I settori sotto osservazione sono il tessile, la moda, la fabbricazione di autoveicoli, mobili e articoli in pelle. A rischio basso e quindi sulla via della riapertura anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere. Spostamenti limitati, invece, per chi ha più di 70 anni e meno di 18. Nella «fase 2» dell’epidemia da coronavirus resterà in vigore il divieto di assembramento e gli incontri, anche se con poche persone, dovranno essere comunque segnati dal distanziamento.
In sicurezza, ma riaprire. Governatori del Nord in pressing. Fontana: "Lavoro magari su 7 giorni anziché su 5"
In sicurezza ma bisogna riaprire. E' la posizione, espressa, a piu' voci dai Governatori di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte che sembrano cosi' appoggiare la linea espressa dal presidente della Lombardia Fontana. "È necessario iniziare un discorso per cercare di capire a quali condizioni, quali sono le limitazioni che dovremo porre sia da un punto di vista sanitario che organizzativo del lavoro - ha dichiarato Fontana -. Ad esempio scaglionare il lavoro magari su 7 giorni anziché su 5 e con orari diversi di inizio. Ci sono tante proposte che abbiamo iniziato ad esaminare e ci sono tante proposte che scienziati e tecnici, che siedono assieme a noi al tavolo per lo sviluppo, domani proporranno». Il governatore ha poi aggiunto: «Noi abbiamo fatto un primo incontro che aveva una valenza soltanto metodologica, da domani si entra nel merito, si inizieranno ad affrontare i problemi perché, comunque e in ogni caso, noi dobbiamo cercare di far ripartire la vita».