Economia
Covid e mobilità: vanno a ruba le "vecchie" auto. E' boom di immatricolazioni

In periodo di pandemia le persone cercano di evitare l'utilizzo dei mezzi pubblici: autobus, metro e treni, ma non vogliono spendere neppure troppo
Covid e mobilità: vanno a ruba le "vecchie" automobili
In tutta Europa stanno andando a ruba le vecchie auto. Il motivo, secondo quanto riportato da Euroactiv in collaborazione con Reuters, è solo una: con la pandemia le persone cercano di evitare gli affollamenti sui mezzi pubblici, come autobus, metro e treni, e cercano un'alternativa più "sicura", ma anche economica, visto il periodo di grande pressione ed incertezza. Dalla ricerca svolta si apprende che: "I dati forniti a Reuters dalla società di ricerca IHS Markit e dal sito automobilistico online AutoScout24 hanno mostrato che c’è stato un marcato spostamento verso l’alto nelle immatricolazioni di auto più vecchie in tutta Europa, nonché un picco nelle ricerche su Internet di veicoli obsoleti". Questo elevato interesse verso le "vecchie auto" non è peròuna bella notizia nè per le reti del trasporto di massa e nè per l’ambiente. Questo passaggio dal trasporto pubblico alla mobilità individuale nell’era della pandemia, nel lungo termine, dovrebbe però aiutare le case automobilistiche, colpite da un crollo del 27% delle vendite di veicoli nuovi in tutta Europa nei primi 10 mesi del 2020.
Covid e mobilità: in Francia aumentano le immatricolazioni
In Francia, ad esempio, l’analisi IHS ha mostrato che “le immatricolazioni di auto usate sono aumentate di quasi il 16% nel terzo trimestre, mentre le vendite di veicoli nuovi sono diminuite di oltre il 5%. L’analisi ha anche dimostrato che nel 2020 i veicoli con più di 15 anni rappresentavano una percentuale maggiore di immatricolazioni di auto usate rispetto al 2019”. C’è stato un salto ancora più grande in Spagna, con immatricolazioni di auto usate in aumento di quasi il 25%, secondo l’analisi IHS. Il portale di vendita di veicoli Sumauto, parte della società di media spagnola Vocento SA, ha dichiarato a Reuters che l”e vendite di auto con più di 20 anni sono aumentate del 25% in Spagna da giugno a ottobre, mentre quelle con più di 15 anni sono aumentate del 16%”.
Covid e mobilità: Austria, Belgio, Germania e Italia sulla stessa linea
In un’analisi per Reuters, il portale automobilistico online AutoScout24, che serve Austria, Belgio, Germania, Italia e Paesi Bassi, ha affermato che le ricerche su Internet di auto più vecchie sono aumentate dall’estate. I dati hanno mostrato, ad esempio, che da luglio a settembre, le ricerche online di veicoli con più di 20 anni sono aumentate dell’80% in Francia, del 77% nei Paesi Bassi e del 59% in Belgio. L’amministratore delegato di AutoScout24 Edgar Berger ha affermato che, sebbene la “mobilità individuale” sia diventata più importante per i consumatori in questi mercati a causa della pandemia, sono anche diventati più cauti a causa dell’incertezza economica.
Covid e mobilità: gli effetti sull'ambiente
Ma gli acquirenti si stanno allontanando anche dai veicoli elettrici di seconda mano, secondo il rivenditore di auto usate OcasionPlus. Dei 2.800 veicoli attualmente in vendita, solo sei sono elettrici. “Oltre alla potenziale battuta d’arresto verso ambiziosi obiettivi europei per la riduzione delle emissioni di carbonio, ci sono altre conseguenze a lungo termine nel mantenere più a lungo sulla strada auto molto vecchie. I veicoli più vecchi con meno caratteristiche di sicurezza potrebbero causare più incidenti e portare a premi più alti, hanno detto gli assicuratori, anche se ci vorrà del tempo per comparire nelle statistiche”, si legge nell’articolo. Il passaggio alle auto sta inoltre interessando i trasporti pubblici. “Il numero di persone che utilizzano i trasporti pubblici in Spagna è diminuito del 92% ad aprile rispetto allo stesso mese del 2019 ed era ancora inferiore del 44% a settembre, diversi mesi dopo che le restrizioni nazionali di blocco sono state allentate. In Gran Bretagna, prima che iniziasse l’ultimo blocco del paese all’inizio di novembre, l’utilizzo della ferrovia era circa un terzo dei livelli del 2019, mentre l’uso delle auto personali era vicino al 90%”.