Economia

Pil, la crescita? Merito della stabilità.Fmi premia la nuova serietà del Paese

Daniele Rosa

Ecco perché il Fondo ha rialzato le stime di crescita per l'Italia nel 2017

Fortunatamente il mondo va avanti aldilà delle nostre elezioni amministrative. Infatti il Fondo Monetario Internazionale ci ha regalato una notizia imprevista e inaspettata pure a noi: il Paese cresce più del previsto. Nel 2017 le nostre migliori previsioni ci regalavano un'aspettativa di crescita dello 0,8% mentre i guru di Washington ci accreditano ora di un più corposo 1,3%.

PREMIATA LA STABILITÁ
Insomma, una certa stabilità, interpretata in maniera seria e senza troppi clamori, dal Governo di Paolo Gentiloni sta cominciando a dare i suoi frutti pure all'estero. Gli stessi risultati delle elezioni locali hanno aumentato questa leggera voglia ,da parte di organismi internazionali, di dare fiducia al nostro Paese. Finalmente i cittadini hanno fatto capire che non vogliono più sentire parlare di simboli, di partiti, di coalizioni ma intendono premiare persone perbene, competenti e esenti da eccessi. 

GLI ITALIANI COMINCIANO A SCEGLIERE 
Non accettano il troppo buonismo fatto sulla loro pelle: l'accoglienza smisurata della paladina dei migranti a Lampedusa, Giusi Nicolini non ha pagato. Rifuggono da quelli che considerano, a torto a a ragione , ancora troppo inesperti e premiano i competenti, come ad esempio Federico Pizzarotti a Parma o Leoluca Orlando a Palermo. Stiamo dando l'impressione di essere sulla strada giusta per ritornare ad essere un Paese normale. Certo gli esperti americani vedono ancora rischi come il debito enorme, la fragilità delle banche e come al solito una certa fragilità della politica. Ma ci hanno dato credito, così come pure ha fatto la speculazione internazionale che torna a comprare i nostri titoli pubblici permettendo allo spread di calare in maniera significativa. 

CI HANNO DATO FIDUCIA 
Sta a noi adesso non perdere queste pillole di credito che ci vengon date da più parti. Sta alla politica e ai suoi uomini più giovani 'di testa' staccarsi dai vecchi tromboni incollati alla sedia e rinforzare con comportamenti seri questa aurea di fiducia. Passo dopo passo Paolo Gentiloni lo sta facendo, e non è un caso che al momento sia il politico più apprezzato dagli italiani. Competenza, equilibrio, serietà e coerenza cominciano ad essere le parole più gettonate quando si parla di politici sia a livello nazionale che locale. Nella palude non tutti i politici hanno capito questo nuovo trend e tendono a cercare di mantenere rendite di posizione sempre più inutili. Alcuni lo fanno rispolverando le idee politiche e di marketing del passato come il cavaliere Silvio Berlusconi, altri rimarcando in chiave dittatoriale un modello politico nuovo, come il lider maximo Beppe Grillo, altri ancora sognando il tempo che fu senza nemmeno per una volta porsi in discussione come Pier Luigi Bersani.

ITALIANI PIÙ SAGGI DEI VECCHI TROMBONI DELLA POLITICA
Il prossimo voto nazionale del 2018 saprà dare valore a chi se lo merita perché il Paese Italia è parso essere molto più equilibrato delle 'punte di diamante' che lo hanno mal guidato per anni. L'aver riconosciuto questo ci ha finalmente regalato un po' di credito nei piani alti degli osservatori economici internazionali. È un credito che abbiamo faticosamente conquistato e che non vale assolutamente rischiare di perderlo con decisioni dettate da egocentrismo o peggio egoismo. La richiesta di elezioni anticipate ne sono state un perfetto esempio ed anche un buon pericolo scampato.