Economia
Mise, Tlc ad Ascani e crisi d'impresa a Todde: Giorgetti prepara le deleghe
Rumors
Mentre è incalzato dai sindacati sugli innumerevoli tavoli di crisi (sbloccata la convovazione su Bekaert per domani), pare che il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti abbia dato il via, secondo alcune indiscrezioni, al processo di assegnazione delle deleghe Mise. Attribuzione che vede protagonisti i due viceministri Alessandra Todde (M5S) e Gilberto Pichetto Fratin (FI) e la sottosegretaria Anna Ascani (PD), un processo che sta creando qualche tensione fra i partiti in Via Veneto e che dovrebbe concludersi la prossima settimana dopo un giro di incontri faccia a faccia fra il ministro e i diretti interessati con delle proposte di assegnazione.
La viceministra del Mise Alessandra Todde
Al termine del round di riunioni, Giorgetti tirerà le fila attribuendo formalmente le deleghe, ripartizione attesa già venerdì della scorsa settimana.
Secondo quanto si vocifera nei corridoi del Mise, la cinquestelle Todde dovrebbe conservare la delega sulle crisi d’impresa, funzione rivendicata anche dal Pd che, anche per una stessa logica identitaria, ha voluto a capo del dicastero del Lavoro Andrea Orlando. Alla Ascani, invece, potrebbero andare le deleghe sul Fondo per l’imprenditoria femminile e quelle sulle telecomunicazioni mentre all’azzurro Pichetto Fratin le responsabilità su Pmi, Cooperative e Camere di commercio.
La sottosegretaria del Mise Anna Ascani
La risoluzione del rebus capitolino però non sarebbe completa, perché resterebbero fuori, e quindi da assegnare, anche le deleghe su made in Italy, attrazione investimenti e politica industriale.
Non è stato possibile confermare i rumors presso la segreteria di Giorgetti, mentre alcune fonti Pd sottolineano ad Affaritaliani.it che non c’è ancora alcuna ufficialità nell'assegnazione e come nella ricomposizione dei diversi interessi lo schema finale di attribuzione potrebbe cambiare.
Intanto a quanto risulta, dopo che il ministro leghista ha chiamato al Ministero per venerdì mattina i sindacati sulla crisi dell’ex Ilva (ma le sigle, che per protesta si sono autoconvocate, chiedevano una convocazione generale per tutti i tavoli di crisi), i metalmeccanici stanno comunque valutando la possibilità di confermare il presidio, mantenendo lo stato di agitazione.
@andreadeugeni