Economia
Davos, Tria: "Nessuna manovra correttiva nel 2019. Rallentamento previsto"
Banca d'Italia, Fondo Monetario Internazionale e Ocse (a marzo) fanno calare la scure sulle stime di crescita del Pil dell'Italia per quest'anno, ma il ministro dell'Economia Giovanni Tria torna a escludere categoricamente una manovra correttiva della legge di Bilancio. "Escludo una manovra correttiva legata al rallentamento del tasso di crescita", ha spiegato infatti il ministro Giovanni Tria sull'argomento nell'ambito dei lavori del World Economic Forum dopo aver negato lo scenario all'inizio della settimana alle riunioni dell'Eurogruppo e dell'Ecofin a Bruxelles.
"L'obiettivo di deficit concordato con la Commissione Ue riguarda il deficit strutturale, che significa che non tiene conto dell'andamento del ciclo economico. Non ci sono attualmente motivi per pensare a una manovra correttiva in base al fatto che c'è un rallentamento dell'economia", ha aggiunto il ministro, durante un punto stampa. "Una cosa è dire quali sono le previsioni. Un'altra cosa è dire quali sono le conseguenze e drammatizzare in modo eccessivo, come ha fatto l'Fmi, questo rallentamento", ha spiegato ancora Tria da due giorni a Davos, la piccola cittadina svizzera che oscpita il Wef.
"Tutti noi sappiano che c'è un rallentamento. In Italia in particolare abbiamo posto l'accento sul rallentamento dell'economia prima degli altri osservatori, a fine settembre-ottobre. Sapevo dove si andava a finire, erano gli indicatori a dirlo. Queste previsioni non sono inattese per noi, se si confermeranno non c'è nulla di drammatico", ha aggiunto l'economista.
"L'Italia negli ultimi 10 anni è cresciuta meno degli altri Paesi Ue e nel programma del Governo l'obiettivo è quello di ridurre questo gap", ha ricordato Tria. "Un gap che negli anni scorsi non ha creato crisi per il mondo: è stato negativo per i cittadini italiani, per il loro benessere, perchè il Paese si è cresciuto meno, ma non ha prodotto crisi globali o europee", ha sottolineato il ministro. Come non ha creato crisi neanche il sistema bancario italiano ("E' solido e non ci sono situazioni che possano portare a crisi sistemiche", ha spiegato Tria).