Economia

Ddl delega Semplificazioni: nuovo codice appalti entro un anno

Semplificazioni: pronto Ddl delega su riassetti normativi e codici di settore

Nuovo codice appalti entro un anno, seguito, entro un altro anno, dal regolamento esecutivo e attuativo. A prevederlo e' lo schema di Ddl Delega sulle Semplificazioni predisposto dal governo e in possesso Radiocor. Il nuovo codice sara' adottato "con uno o piu' Dlgs", "sentita l'Anac" e previo parere di Consiglio di Stato e Conferenza unificata entro un anno dall'entrata in vigore del Ddl delega. Le disposizioni attuative, da emanare con uno o piu' Dpr, dovranno arrivare "entro 24 mesi" (sempre dall'entrata in vigore del Ddl delega). Il regolamento dovra' disciplinare, tra le altre cose: progettazione, qualificazione degli operatori, selezione delle offerte, categorie delle opere (generali e specializzate), direzione lavori, contratti di importo inferiore alla soglia comunitaria, requisiti per i progettisti, lavori sui beni culturali e lavori all'estero. Entro due anni dall'entrata in vigore del nuovo codice potra' essere emanato un Dlgs correttivo o integrativo.

Semplificazioni: pronto Ddl delega su riassetti normativi e codici di settore

Un disegno di legge delega in materia di semplificazioni, riassetti normativi e codificazioni di settore sara' probabilmente all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani pomeriggio. Il provvedimento, all'attenzione oggi alle 16 del preconsiglio, punta, secondo quanto si legge nella bozza in possesso di Radiocor, a 'migliorare la qualita' e l'efficienza dell'azione amministrativa, garantire la certezza dei rapporti giuridici e la chiarezza del diritto, ridurre gli oneri regolatori gravanti su cittadini e imprese e accrescere la competitivita' del Paese, e' delegato ad adottare decreti legislativi di semplificazione, riassetto normativo e codificazione nei seguenti settori, con facolta' di intervenire anche limitatamente a specifiche attivita' o gruppi di attivita' intersettoriali'. I settori, che abbracciano un amplissimo spettro di attivita', in cui il provvedimento interverra', si legge all'articolo 1 del disegno di legge, sono: agricoltura, agroalimentare e turismo; attivita' economiche e sviluppo economico; comunicazioni e societa' dell'informazione; edilizia, urbanistica e governo del territorio; energia e fonti rinnovabili; infrastrutture e trasporti; istruzione, universita', alta formazione artistica musicale e coreutica e ricerca; lavoro e legislazione sociale, con particolare riferimento alla disciplina del rapporto di lavoro privato, degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e in caso di sua cessazione, della previdenza dei lavoratori del settore pubblico e privato e delle politiche sociali; prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni; sistema tributario; tutela della salute. Il disegno di legge dispone che i decreti delegati siano adottati entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge delega.

Nella bozza del Ddl si legge, inoltre, che "ai fini dell'esercizio delle deleghe e' istituito un Comitato interministeriale per la qualita' della regolazione e per il coordinamento della politica di semplificazione normativa del Governo. Il Comitato e' convocato e presieduto dal presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, dal Ministro per la Pubblica amministrazione, che comunque vi partecipa in qualita' di componente stabile. Ad esso partecipano, g altresi', su invito del presidente del Consiglio dei ministri o del ministro delegato, i ministri aventi competenza nelle materie oggetto dei provvedimenti e delle tematiche all'ordine del giorno. In ogni caso, il Comitato si riunisce con la presenza di almeno due ministri, oltre al Presidente". Il Comitato "si avvale, ai fini dell'attuazione delle deleghe, della cabina di regia per la qualita' della regolazione, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto del presidente del Consiglio. La cabina di regia e' presieduta dal Capo del dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio ed e' coordinata da un esperto scelto tra professori universitari, magistrati delle giurisdizioni superiori, avvocati dello Stato, dirigenti di prima fascia dello Stato il quale, se richiesto dal presidente del Consiglio, puo' essere collocato in posizione di fuori ruolo".