Economia
Ecco perché Blackstone non fallirà dopo il default da 297 mln in Finlandia
Tra dati e cifre incorretti divulgati dai media, ecco perché il gruppo finanziario made in Usa non rischia di fallire dopo il default in Finlandia
Blackstone, il default in Finlandia non porterà al fallimento. Ecco perché
Blackstone non rischia di fallire. Negli ultimi giorni, il colosso finanziario newyorkese con oltre mille miliardi di dollari di asset gestiti è finito sotto i riflettori di diverse testate giornalistiche per un presunto rischio fallimento.
I media specializzati parlano infatti di un default su un bond coperto da un portafoglio immobiliare della finlandese Sponda Oy, composto da negozi e uffici. La società nordica non sarebbe stata dunque in grado di rimborsare l’obbligazione, costringendo Blackstone a bloccare il rimborso dei fondi, per un’inadempienza di 531 milioni di euro.
Tralasciando tutto il resto, non serve essere economisti per capire che un “buco” da poco più di mezzo miliardo non possa essere “fatale” per un gigante della finanza che nel 2022 ha gestito fondi liquidi per oltre 10 mila miliardi di dollari, fatturando oltre 17 miliardi.
Ma veniamo ai dati. Secondo le fonti di Affaritaliani.it, il portafoglio di Sponda Oy comprende attualmente 45 immobili (da 63 alla chiusura di aprile 2018). Tutte le proprietà sono situate in Finlandia e consistono principalmente in uffici (77% del valore di mercato totale) e negozi (17% del valore di mercato totale). Il 6%, invece, è costituito da beni di stoccaggio.
A seguito delle cessioni, rimangono dunque in sospeso 297,1 milioni di euro del prestito senior e 12,9 milioni di euro del prestito senior capex e non 531 milioni come si è scritto negli ultimi giorni.
Il processo di vendita, iniziato nel 2018 (con la vendita di metà del portafoglio originario), è stato rallentato da due anni di misure draconiane di Covid (la Finlandia è stata tra le più severe d'Europa) che hanno reso difficile per gli acquirenti visionare gli asset, e poi dalla guerra in Ucraina (la Finlandia confina con l'Ucraina e quindi è stata colpita negativamente). Il resto del portafoglio in Finlandia è finanziato separatamente (e, oltretutto, è stato rifinanziato con successo di recente) e sta dando buoni risultati.
In sintesi, non sarà un "buchetto" finlandese da qualche centinaia di milioni a mettere la parola fine sulla lunga e prosperosa vita di Blackstone.