Economia

Edison azzera le emissioni della prima del Teatro alla Scala

Nei 10 anni di partnership tra Edison e il Teatro alla Scala è stata evitata l’emissione in atmosfera di oltre 630 tonnellate di anidride carbonica

Edison illumina l’opera Tosca di Giacomo Puccini che inaugura la stagione scaligera 2019-2020 con l’energia prodotta da fonti rinnovabili. L'azienda nel 1883 portò per la prima volta la luce elettrica al Teatro alla Scala.

L’intero fabbisogno energetico della serata e delle prove è compensato da appositi certificati che comprovano la provenienza dell’energia da fonti green. Nei 10 anni consecutivi di illuminazione della Prima, Edison ha evitato l’emissione in atmosfera di oltre 630 tonnellate di anidride carbonica, la quantità assorbita da circa 12.600 piante in un anno.

"Sono felice e orgoglioso di annunciare per la decima edizione consecutiva che la Prima della Scala sarà a emissioni zero grazie a Edison – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison -. Dalla prima illuminazione con luce elettrica del Teatro nel 1883 ad oggi, la collaborazione tra La Scala e Edison è proseguita con l’introduzione di nuove tecnologie in grado di migliorare l’efficienza e la vivibilità degli spazi nella prospettiva di costruire insieme un futuro di energia sostenibile, che è la missione della nostra società". 

La storia di Edison si lega sin dalle sue origini a quella che è una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo, il Teatro alla Scala, quando Giuseppe Colombo, il fondatore di Edison e rettore del Politecnico di Milano, intuisce che la dinamo dell’inventore Thomas Alva Edison è la chiave del futuro e decide dunque di avviarne la sperimentazione in Italia. Nasce così la prima centrale termoelettrica dell’Europa Continentale, Santa Radegonda, dove viene generata l’energia elettrica che nella notte della Prima del 26 dicembre 1883 illumina per la prima volta le 2.450 lampadine, in sostituzione dei lumi a gas, che donarono alla Gioconda di Amilcare Ponchielli un effetto straordinario mai osservato prima.

Fu l’inizio di un connubio che dura ancora oggi, improntato alla ricerca e alla sperimentazione delle migliori tecnologie per accrescere il valore di una tradizione di eccellenza. Con questo obiettivo, Edison ha realizzato un intervento di efficientamento energetico presso i Laboratori del Teatro alla Scala (ex Officine Ansaldo), il cuore dei reparti artigianali che realizzano gli allestimenti scenici. 

L’intervento ha riguardato un’area di 20.000 metri quadrati, dove si trovano i reparti di Scenografia, Scultura, Falegnameria, Sartoria, i Laboratori Meccanici e dove sono ospitati più di 60.000 costumi di scena, oltre alla sala prova per il coro e uno spazio scenico per le prove della regia. I lavori si sono svolti nel corso dell’estate 2019 e hanno portato alla sostituzione dell’impianto di illuminazione con 112 lampade Led, dotate di un sistema di gestione e controllo wireless. Tecnologia che permette di controllare da remoto ogni singolo faro e di programmare la messa a punto più adatta alle diverse esigenze di lavorazione. L’intervento consente di conseguire una riduzione dei consumi di energia elettrica superiore al 60% e di evitare l’emissione in atmosfera di 34 tonnellate di CO2 all’anno.

Quello ai Laboratori della Scala è solo il più recente tra gli interventi che Edison ha svolto per rendere il Teatro all’avanguardia. Nel 2018, insieme al light designer del teatro scaligero Marco Filibeck, Edison ha realizzato il nuovo sistema di illuminazione del Museo Teatrale alla Scala. Un progetto che esalta le opere esposte, assicurando un’atmosfera magica e soffusa di voluta derivazione teatrale.

In occasione della Prima della Scala, inoltre, Edison e il Comune di Milano realizzano dal 2011 il progetto Prima Diffusa, il palinsesto di eventi, concerti, performance artistiche e proiezioni gratuite che portano i temi e le emozioni dell'Opera inaugurale al grande pubblico.