Economia

Elisabetta Franchi rinvia lo sbarco in borsa da 200 mln

Lo sbarco a Piazza Affari, sul segmento Aim, sarebbe dovuto essere in primavera, ma la situazione sui mercati finanziari lo ha congelato

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La business combination tra Betty Blue, società che controlla il marchio Elisabetta Franchi, e Spactiv (una spac, special purpose acquisition company) promossa da Maurizio Borletti, Paolo De Spirt e Gabriele Bavagnoli, non si farà. Almeno per il momento. E la causa è da ricondursi al diritto di recesso esercitato dalla gran parte degli azionisti di Spactiv, che ha così portato al blocco dell’operazione e, di conseguenza, allo stop della quotazione di Elisabetta Franchi, la notizia è stata pubblicata da PamBiancoNews.

La quotazione del marchio, prevista inizialmente per il primo semestre 2020, sarebbe infatti dovuta avvenire grazie a un accordo di business combination tra la controllante Betty Blue e Spactiv, il quale era stato approvato, il 12 febbraio scorso, dall’assemblea della spac. Questa, nello specifico, aveva visto la partecipazione di azionisti per un totale di 4.069.100 azioni, rappresentativi del 45,2% del capitale sociale ordinario. Di questi, il 99,7% si era espresso favorevolmente all’operazione.

Come comunicato da Spactiv in una nota del 12 marzo, però, “il cda della società ha verificato l’ammontare delle azioni per le quali è stato esercitato il diritto di recesso da parte degli azionisti di Spactiv che, sulla base delle comunicazioni, corredate da tutta la documentazione necessaria, validamente ricevute ai sensi di legge al termine del periodo di recesso, risultano essere n. 3.912.222 azioni ordinarie, pari a circa il 43,47% del capitale sociale ordinario”. Dunque, sull’operazione è arrivato, di fatto, il niet dei soci della spac, in una percentuale assai maggiore al limite del 30% fissato come quota massima di voti contrari (cioè, richieste di recesso).

Infatti, ai sensi dello statuto di Spactiv, “la delibera di approvazione della fusione è soggetta alla condizione risolutiva dell’esercizio del diritto di recesso da parte di tanti soci che comporti per la Società (…) il rimborso o l’annullamento di un numero di azioni pari o superiore al 30% del numero delle azioni ordinarie Spactiv (la ‘Condizione Risolutiva’)”.

Nonostante ciò, la situazione può ancora cambiare e la quotazione non saltare del tutto. La stessa “condizione risolutiva” prevede una modalità di salvataggio: “La verifica finale circa l’avveramento o meno della Condizione Risolutiva – si legge infatti nella nota – verrà svolta all’esito di tale procedimento e, quindi, anche dell’eventuale collocamento presso terzi”. Quest’ultimo punto lascia aperta la strada di un acquisto delle azioni ‘contrarie’ da parte di soci favorevoli alla business combination. A tale proposito, “nei prossimi giorni, e in ogni caso nei termini di legge, sarà depositato presso il Registro delle Imprese di Milano-Monza-Brianza-Lodi l’avviso di offerta in opzione e prelazione delle Azioni, in cui verranno indicati i termini e le condizioni di detta offerta, ricordando che il prezzo di offerta sarà pari a Euro 9,93 per Azione”.

Lo sbarco in Borsa di Elisabetta Franchi, a questo punto, è legato al passaggio in mani ‘amiche’ di almeno un 13,48% di quel 43,47% di azioni oggi in mano a soci spaventati dalla piega della congiuntura.