Emiliano all'attacco sul piano Ilva a Taranto
lva: Calenda attacca Emiliano e M5s
Emiliano all'attacco sul piano Ilva a Taranto
Nel giorno della festa del lavoro, il concerto di Taranto rilancia con maggior forza, rispetto alle quattro edizioni precedenti, la chiusura dell'Ilva e incassa il sostegno del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, presente al dibattito della mattinata. Il piano per la riconversione passa anzitutto dalla bonifica dell'area e si fonda sulla stipula di un accordo di programma sul modello Genova Cornigliano dove gli altiforni sono stati spenti anni fa. "La strada di una totale riconversione del sito - dice Emiliano riferendosi a Taranto - non e' impossibile e chi dice che non ci sono alternative all'acciaio non sostiene il vero". E ancora: "Il vostro piano e' interessante, e' in linea con i programmi della Regione Puglia che mette al primo posto la tutela della salute". Il governatore pugliese va oltre: offre disponibilita' al comitato dei cittadini e lavoratori 'Liberi e Pensanti' - gli organizzatori del concerto di Taranto - ad approfondire il piano mettendo a disposizione gli organi della Regione. Emiliano, pero', rappresenta l'unica istituzione presente al dibattito che precede il lungo concerto del Primo Maggio. Non c'e' infatti il Comune di Taranto essendosi rotta, all'indomani delle elezioni politiche del 4 marzo, l'alleanza col sindaco della citta' Rinaldo Melucci, Dem come Emiliano, che seppure invitato diserta il dibattito perche' ritiene la chiusura del siderurgico un'alternativa irrealizzabile. E non ci sono nemmeno i sindacati sia confederali che Fim, Fiom e Uilm, su posizioni opposte a quelle di chi caldeggia lo stop alla fabbrica. Presenti invece i nuovi parlamentari Cinque Stelle, cinque, eletti a Taranto, il sindacato Flm Uniti-Cub, Confcommercio e i movimenti No Tap e No Tav.
- Cinque miliardi costa la riconversione del sito di Taranto, di cui 2,5 solo per la bonifica. Una strada che per i 'Liberi e Pensanti' si puo' percorrere perche' si creerebbero 40.000 nuovi posti di lavoro. "Ma con ricadute nazionali - si precisa - per cui e' bene che Taranto si attrezzi subito, giochi d'anticipo, per avere il massimo delle opportunita'". I Liberi e Pensanti - un movimento nato dal basso nell'estate del 2012, in pieno sequestro della fabbrica, che mette insieme lavoratori, cittadini e ambientalisti - ritengono che l'Ilva oggi sia solo un costo: 2,9 miliardi di debiti, 130 milioni spesi in ammortizzatori sociali dal 2008, altri ammortizzatori sociali sino al 2023, costi sanitari per i cittadini, dovuti alle malattie, pari a 463 milioni. E se un operaio Ilva denuncia che "gli impianti ci stanno crollando in testa" e chiede perche' se gli altiforni sono stati chiusi a Genova non si possa fare altrettanto a Taranto, e se Flm Uniti-Cub propone uno sciopero generale nazionale mettendo al centro la crisi di Taranto, il governatore Emiliano si augura che "il sentimento che si sta manifestando qui a Taranto sia finalmente colto dal Paese". Perche', evidenzia, "e' un'autentica tragedia dover scegliere tra salute e lavoro". E sinora, aggiunge Emiliano, "non siamo stati compresi". Il governatore della Puglia vede poi una svolta nell'ultima sentenza della Corte Costituzionale che, occupandosi di un decreto legge del 2015 sull'Ilva, l'ha dichiarato incostituzionale. Per Emiliano, e' stata ridata priorita' alla tutela della salute, cosa che, osserva, non era stata fatta con i decreti precedenti ("oggetto di grave conflitto" tra Regione e Governo). Emiliano rammenta quindi di aver provato a fermare il Governo nell'estate del 2015. Cioe' quando, dopo la morte dell'operaio Alessandro Morricella, fu varato un decreto legge per consentire la continuita' di marcia dell'altoforno 2 sequestrato senza facolta' d'uso dalla magistratura.
"E' legittimo che chi ha vinto le elezioni - dice poi Emiliano rivolgendosi ai parlamentari pentastellati seduti vicino a lui - abbia la possibilita' di ridiscutere la situazione. Non contesto la legittimita' del Governo in carica, ma dico che un Governo scaduto, che non ha piu' legittimita' politica, cerchi di affrettare la conclusione dell'operazione Ilva. Non e' vero che e' stato tutto scritto". "Se riusciremo a dimostrare che l'Italia sopravvive anche senza Ilva, sarei l'uomo piu' felice del mondo - aggiunge Emiliano - io contesto che questa fabbrica debba andare avanti per decreto e con una tecnologia dell'800: il carbone". Chiuso il dibattito, al concerto di Taranto spazio alla musica dalle 14 e sino a notte. Di richiamo i nomi che si alterneranno sul grande palco allestito nell'area del parco archeologico alla periferia della citta': Vinicio Capossela, Emma Marrone, Brunori Sas, Levante, Noemi, Mezzosangue, Irene Grandi, Ghemon, Teresa De Sio, Colapesce, Bud Spencer Blues Explosion, Coma_Cose, Piotta, , Luca De Gennaro, Modena City Ramblers, Lacuna Coil, Mama Marjas & Don Ciccio, Fido Guido, Francesco Di Bella, Meganoidi, Terraross, Med Free Orchestra, Frenetik & Orange 3. Direttori artistici dell'evento, Michele Riondino, Roy Paci e Diodato, mentre presentatori saranno Valentina Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera e Martina Dell'Ombra. Secondo gli organizzatori, il concerto nelle precedenti edizioni (non e' stato fatto solo nel 2017 per la concomitanza delle elezioni comunali a Taranto) ha totalizzato circa 150.000 spettatori ma quest'anno non si potranno superare i 50.000 per motivi sicurezza e per le regole del provvedimento Gabrielli sugli eventi pubblici. Al concerto si accede da due varchi e a ciascun spettatore sara' consegnato un ticket numerato che funzionera' solo da contapersone.
lva: Calenda attacca Emiliano e M5s
La chiusura dell'Ilva secondo Carlo Calenda sarebbe una follia. Duro attacco del ministro dello Sviluppo economico ad Emiliano e a M5s sull'ipotesi di chiusura della stabilimento siderurgico di Taranto. "Nel giorno della festa del lavoro - scrive il ministro in un post su Facebook - Emiliano e M5s chiedono la chiusura del piu' grande impianto industriale del Sud Italia. Da una Repubblica fondata sul lavoro a una fondata sui redditi inventati. Pero' tutti pronti a difendere a parole la Costituzione piu' bella del mondo".