Economia

Eni, con i leader di business globali adotta le Stakeholder Capitalism Metrics

Descalzi (Eni): "Sosteniamo con forza questa iniziativa. Solo insieme possiamo creare valore duraturo e tangibile per un futuro più sostenibile"

I leader di business globali sostengono la convergenza in materia di ESG impegnandosi per le Stakeholder Capitalism Metrics

Una coalizione di 61 business leader di tutti i settori, tra cui l’Amministarore Delegato di Eni Claudio Descalzi, si è impegnata oggi ad adottare le Stakeholder Capitalism Metrics core, una serie di metriche ambientali, sociali e di governance (ESG) rilasciate dal World Economic Forum e dall’International Business Council (IBC) a settembre 2020 con l’obiettivo di misurare in modo comparabile la creazione di valore aziendale nel lungo termine per tutti gli stakeholders.

Le metriche, derivate da disclosure e standard esistenti, offrono un set core di 21 indicatori incentrati su Persone, Pianeta, Prosperità e Principi di Governance, aspetti che sono considerati determinanti per il business, la società e l’ambiente, che le aziende possono rendicontare indipendentemente dal settore o dalla regione. Le metriche rafforzano la capacità delle aziende e degli investitori di valutare i progressi in materia di sostenibilità, favorendo così il processo decisionale e migliorando la trasparenza e la rendicontazione per quanto riguarda il valore condiviso e sostenibile creato dalle aziende. 

Eni supporta da sempre iniziative che favoriscano la standardizzazione e la comparabilità delle performance ESG, come dimostrato ad esempio dall’impegno della società all’interno della Task Force on Climate Related Financial Disclosure di cui Eni ha fatto parte. 

"Sosteniamo con forza questa iniziativa - ha dichiarato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni -. Solo insieme possiamo creare valore duraturo e tangibile per un futuro più sostenibile. Come Eni, possiamo contare su una rendicontazione integrata che include sia parametri finanziari che di sostenibilità. Vogliamo essere misurabili e trasparenti nella nostra strategia di decarbonizzazione - tenendo conto delle emissioni di gas serra generate lungo tutta la catena del valore - così come nelle attività che portiamo avanti con le nostre persone e con le comunità che ci ospitano, con riferimento anche alle politiche di diversità e inclusione. Tutto ciò viene portato avanti in un dialogo continuo con tutti i nostri stakeholder".

L’iniziativa è in linea con l’attività di rendicontazione portata avanti da Eni. La gran parte degli indicatori è già presente all’interno della Relazione Finanziaria Annuale di Eni che è redatta come un bilancio integrato. Infatti Eni ha avviato il processo di integrazione delle informazioni non finanziarie all’interno dei bilanci con la pubblicazione del primo bilancio integrato nel 2011.

Grazie alla piattaforma digitale Open-es, Eni vuole promuovere fin da subito l’adozione delle "Stakeholder Capitalism Metrics" verso i propri fornitori e tutti i player impegnati nel percorso di transizione energetica. Infatti il modello dati ESG di Open-es si baserà sulle metriche core definite nell’iniziativa WEFMeasuring Stakeholder Capitalism”, con un approccio semplice, flessibile e adatto a tutte le realtà presenti nella filiera industriale dell’energia, dalle PMI ai big Player.  Open-es, creata da Eni in partnership con BCG e Google Cloud, sarà aperta a tutte le aziende che condividono questi principi e guiderà le imprese in un percorso di crescita e sviluppo sui valori della sostenibilità, verso una consapevolezza diffusa a tutta la catena del valore. 

I leader e le loro organizzazioni si sono impegnati a:

  • Riflettere le metriche core nella loro reportistica dedicata agli investitori e agli altri stakeholder (come ad esempio il rapporto annuale, il rapporto di sostenibilità, le dichiarazioni di delega), presentando le metriche più rilevanti per il business o spiegando brevemente perché un approccio diverso è più appropriato;
  • Supportare pubblicamente questo lavoro e incoraggiare i business partner a fare altrettanto;
  • Promuovere ulteriormente la convergenza degli standard, dei framework e dei principi ESG esistenti, per favorire la progressione verso una soluzione globalmente accettata per il reporting non finanziario, basata su metriche ESG comuni

Nel sottoscrivere questi impegni, i leader aziendali prendono atto che i fattori ambientali, sociali e di governance sono sempre più determinanti per il successo e la redditività a lungo termine delle aziende. Tale impegno riflette chiaramente la volontà delle imprese leader a livello globale di integrare la sostenibilità nelle proprie strategie, attività e pubblicazioni aziendali.

Il World Economic Forum, in collaborazione con Bank of America, Deloitte, EY, KPMG e PwC, ha curato il set di 21 metriche core e 34 metriche ampliate negli ultimi due anni con il supporto di oltre 140 stakeholder

Le metriche includono informazioni non finanziarie incentrate su quattro pilastri: Persone, Pianeta, Prosperità e Principi di Governance. Costruiti volutamente attorno agli standard esistenti, i pilastri includono metriche come le emissioni di gas serra dirette e indirette, la parità di retribuzione e la diversity nel consiglio di amministrazione. Adottando e riportando queste metriche e informazioni, la comunità imprenditoriale continuerà a stimolare maggiore cooperazione e allineamento sugli standard esistenti e incoraggerà il progresso nello sviluppo di un set di standard comuni sistematici e accettati a livello globale per il reporting delle performance di sostenibilità.