Economia

Eni, nel IV trimestre 2016 utile a 340 mln

Eni, Descalzi: "Completato il processo di profondo cambiamento"

Eni chiude il 2016 con una decisa riduzione della perdita rispetto al 2015. Il rosso si porta a 1,464 mld rispetto alla perdita di 8,778 mld nel 2015. Nel quarto trimestre l'ultile netto è stato invece di 340 milioni. L'utile netto adjusted del quarto trimestre pari è stato pari 0,46 miliardi sostenuto dalla robusta ripresa dell'E&P mentre quello dell'intero anno è stato pari a -0,34 miliardi.

La produzione Eni nel 2016 è stata pari a 1,76 milioni di barili/giorno su base annua, in linea con il 2015 nonostante il fermo in Val d'Agri. Nel quarto trimestre è stata di 1,86 milioni di barili/giorno (-1,5%). Prosegue la serie record di successi nell'esplorazione: scoperte risorse per 1,1 miliardi di boe nel 2016 a un costo di esplorazione unitario di 0,6 dollari/boe. Le risorse esplorative scoperte negli ultimi 3 anni ammontano a 3,4 miliardi di boe, per un costo unitario di 1 dollari/boe. "Previste nel prossimo futuro attività esplorative in nuove promettenti licenze", spiega Eni.

ENI, DESCALZI: COMPLETATO PROCESSO PROFONDO CAMBIAMENTO

"Con questo bilancio si chiude un triennio durante il quale ENI ha completato un processo di profondo cambiamento che ha consentito di affrontare un contesto tra i più difficili nella storia dell'industria oil&gas, rilanciando le prospettive di crescita e preservando la solidità patrimoniale del gruppo". Così l'ad di ENI, Claudio Descalzi commentando i dati 2016.

Le prospettive di crescita, rileva Descalzi, "sono basate sugli importanti risultati che abbiamo ottenuto: la produzione di 1,86 milioni di barili/giorno dell'ultimo trimestre, il rimpiazzo record delle riserve certe, una serie importante di nuovi progetti a elevato valore che contribuiranno a una crescita produttiva media del 3% nel prossimo quadriennio e l'avanzata ristrutturazione dei business middownstream". Nel contempo, sottolinea l'ad di ENI, "abbiamo preservato la solidità patrimoniale, mantenendo il debito ed il leverage a livelli di assoluta sostenibilità. In particolare ENI è stata l'unica major a ridurre il leverage nel periodo 2014-2016".