Economia

Eni: prima nell’indice sui diritti umani del Corporate Human Rights Benchmark

Descalzi (Eni): “Il risultato conferma il rispetto per i diritti umani nel nostro percorso per una transizione equa, accessibile a tutti proteggendo l’ambiente"

Eni: prima società nell’indice sui diritti umani del Corporate Human Rights Benchmark nel 2020

Eni conferma la propria leadership nell’approccio ai diritti umani, classificandosi come prima tra le 199 società valutate dal Corporate Human Rights Benchmark (CHRB) nel 2020, ex aequo con una sola altra società.

CHRB è un benchmark riconosciuto a livello internazionale che valuta le performance delle aziende in materia di diritti umani, in linea con i Guiding Principles on Business and Human Rights delle Nazioni Unite (UNGP). Compara annualmente le più grandi aziende del mondo nei settori estrattivo, agricolo, abbigliamento e ICT, prendendo in considerazione le politiche, la governance, i processi e le pratiche adottate per sistematizzare il loro approccio ai diritti umani e il modo in cui rispondono alle accuse di violazione.

Il lavoro svolto in quest’ultimo anno ha consentito ad Eni di migliorare ulteriormente la propria performance, in particolare con riferimento al processo di due diligence e al processo di monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle azioni adottate per identificare i rischi e fronteggiare possibili impatti, anche nella prospettiva di migliorare costantemente il proprio approccio, e l’accessibilità di queste informazioni.

Questo risultato conferma il nostro impegno per il rispetto dei diritti umani, integrato nel nostro percorso per una transizione equa che consenta di dare accesso all'energia a tutti, proteggendo l'ambiente e riducendo i divari esistenti tra i Paesi”, ha dichiarato Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni.

Eni ha compiuto passi importanti nel processo di diffusione e consolidamento sistematico della cultura del rispetto dei diritti umani in tutte le attività di business, nell’ambito di un percorso avviato a partire dalla fine 2016, con un workshop dedicato al tema presieduto dall’Amministratore Delegato e rivolto alla popolazione manageriale, cui sono intervenuti esponenti della società civile, del mondo accademico e di IPIECA, l’associazione della sostenibilità del settore energetico. Nell’occasione prese avvio un piano di azione pluriennale