Eni, sindacati in sciopero contro la "svendita della chimica italiana"
Giornata di mobilitazione dei lavoratori del Gruppo Eni e della Saipem che oggi incroceranno le braccia per otto ore in tutta Italia per lo sciopero unitario indetto da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil che protestano anche contro la vendita del polo chimico Versalis.
I lavoratori del gruppo sono in piazza a Roma per protestare contro la cessione di Versalis al parte del fondo americano Sk Capital e chiedere al Governo di intervenire. In apertura della manifestazione gli organizzatori hanno annunciato che lo sciopero è stato un successo con tutti gli stabilimenti del gruppo fermi e una partecipazione del 95%.
Alla manifestazione di piazza SS. Apostoli hanno partecipato anche i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Carmelo Barbagallo. "L'obiettivo della mobilitazione è contrastare la prospettiva del ridimensionamento del cane a sei zampe in Italia" ricorda la Cgil nel suo 'Mattinale". I sindacati bocciano il piano dell'Eni che prevede la dismissione della chimica e del sito di Gela, una riduzione della capacità di raffinazione e la cessione sia di Saipem che di Gas & Power. I sindacati, sottolinea ancora la Cgil, "hanno spiegato in tutte le salse la loro posizione, illustrata anche direttamente o per lettera al ministro Guidi, al presidente del Consiglio Renzi e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella".