Economia
Eredità Berlusconi, a Marta Fascina niente? Ecco cosa succederà al patrimonio
Fioccano le ipotesi sull'eredità di Berlusconi e il ruolo dei figli e della compagna Marta Fascina. Ad Affari il notaio Angelo Busani fa chiarezza sulla vicenda
Eredità Berlusconi: Marta Fascina, i figli e il patrimonio milionario. Intervista al notaio Angelo Busani
Silvio Berlusconi è morto da poco più di 24 ore ma ancora catalizza l’attenzione e la curiosità di un Paese intero, che ha condiviso un pezzo della propria storia con il Cavaliere, al punto tale da considerare la sua dipartita come la fine di un’era “geologica” per l'Italia. Ora che Silvio Berlusconi non c’è più, quello che resta è l'ingente patrimonio, stimato in quasi 7 miliardi di euro, che in queste ore è oggetto di grandi interrogativi. Ci si chiede come verrà suddiviso, a chi andrà cosa, quanto ad ognuno, e quali elementi o variabili possano incidere nel merito della questione, al netto del presunto testamento il cui contenuto è ancora ignoto.
Leggi anche: Mediaset, con la morte di Silvio è arrivato il momento giusto per vendere
Per fornirvi un punto di vista autorevole sulla questione, Affaritaliani ha intervistato il notaio Angelo Busani.
Marta Fascina è stata l’ultima compagna di Berlusconi, gli è rimasta accanto fino alla fine, ma legalmente la loro non era neppure un’unione civile. I due infatti organizzarono una cerimonia definita “simbolica” celebrata il 19 marzo 2022, che nei fatti non conta nulla. Dunque, a lei, in concreto, che cosa spetta per il diritto?
Nulla, a meno che non ci sia un testamento a ribaltare la sua “esclusione”. Tuttavia, bisogna ricordare che alla morte di una persona, senza coniuge, che lascia una pluralità di figli, sono loro ad avere diritto a due terzi del patrimonio , anche nel caso le ultime volontà siano discordanti su questo punto. Mi permetto di commentare però, che parlando di un patrimonio come quello di Berlusconi, è molto difficile “sforare” il restante terzo che, tuttavia, non è scontato spetti alla compagna. Infatti, Marta Fascina, nel caso venisse nominata parte dell’eredità nel testamento, dovrebbe comunque “fare i conti” con le altre figure di enti o persone fisiche nominati nel testamento.
Leggi anche: Addio a Berlusconi: da Mfe a Mondadori, cresce la galassia Fininvest
Potrebbe fare un esempio pratico che aiuti ad inquadrare questo scenario successorio?
Dunque, partendo dal principio giuridico per cui in Italia i figli hanno diritto ad essere trattati paritariamente, ad ognuno di questi - nel qual caso, ad ognuno dei cinque - spettano 2/15 del patrimonio complessivo dell’ex premier. Il restante terzo potrebbe andare a Marta Fascina, ma anche essere diviso in parti tra le precedenti ex mogli, o alla parrocchia, all'ospedale, uno tra i figli in particolare, etc a seconda delle disposizionin testamentarie.
Nel caso di Berlusconi è in ballo un patrimonio molto cospicuo e complesso, fatto di società, immobili, denaro: potrebbe dover essere ricostruito per consentire la successione?
Sì, ammesso che si riesca a farlo, ma solo in caso di lite tra gli eredi. Per la legge, infatti, a ognuno dei cinque figli spetta lo stesso diritto, tuttavia ad alcuni di essi, per ragioni di opportunità o meramente anagrafiche, è stata “donata” dal padre parte del patrimonio, ad esempio nel caso delle azioni che ognuno di loro detiene - in percentuale diversa - all’interno della holding finanziaria Fininvest.
Ciò che già possiedono i figli, da ben prima che morisse Berlusconi, viene scorporato dalla successione?