Economia

Etichetta rettangolare quasi identica, Levi Strauss fa causa a Cucinelli

di Redazione Economia

Il marchio umbro di lusso avrebbe violato il trademark dell'etichetta, registrato ben 85 anni fa. Il celebre rettangolino con la scritta Levi's

Levi Strauss e la querela a Brunello Cucinelli. I precedenti Kenzo e Saint Laurent

A "processo" finisce l'etichetta rettangolare "Levi's" e sotto accusa l'azienda di Brunello Cucinelli. Secondo la denuncia depositata dall’azienda di denim Levi Strauss alla corte federale di San Francisco - riporta Il Sole 24 Ore -, il marchio umbro di lusso avrebbe violato il trademark dell’etichetta, registrato ben 85 anni fa. Si tratta appunto della celebre etichetta rettangolare applicata ai pantaloni, la materia di contrasto tra l'azienda americana di jeans e quella umbra di abbigliamento di lusso, che ha da poco raggiunto il miliardo di euro di fatturato, è appunto il formato della stampa applicata sui vestiti.

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L’azienda americana, secondo quanto riportato da Reuters, martedì 23 gennaio ha depositato presso la corte federale di San Francisco una denuncia nella quale accusa Cucinelli di aver violato il brevetto dell’etichetta rettangolare da tasca.

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Levi Strauss - prosegue Il Sole - avrebbe anche fornito 14 foto di capi di abbigliamento Brunello Cucinelli contenenti copie "quasi identiche" della sua linguetta. Levi Strauss sostiene che i consumatori potrebbero confondersi e questo comporterebbe una perdita di vendite. L’azienda soffrirebbe così un "danno incalcolabile e irreparabile" alla propria reputazione. Non è la prima volta che l’azienda americana dei blue jeans cita in giudizio - con formule molto simili - un brand di moda per la violazione del suo marchio di fabbrica. Nel 2018 era infatti toccato a Kenzo e nel 2019 a Saint Laurent. I procedimenti si conclusero con un accordo tra le parti.