Economia
Eurogruppo, accordo sulla ristrutturazione del debito sovrano più facile

Accordo su alcuni passaggi per la riforma dell'unione monetaria
I ministri delle finanze Ue hanno concordato alcuni passaggi per la riforma dell'unione monetaria dopo quasi venti ore di negoziato durato fino alle prime ore del mattino. Tre i punti piu' importanti. Il primo e' la costituzione del 'paracadute' finanziario per la risoluzione bancaria che fara' perno sull'European Stability Mechanism (il 'backstop') che dovrebbe funzionare dal 2020 a condizione che siano state assicurate riduzioni 'sufficienti' dei rischi nei bilanci bancari, ha indicato il presidente dell'Eurogruppo. Cioe' un calo significativo ulteriore delle sofferenze.
Il secondo punto e' la decisione di facilitare l'eventuale ristrutturazione del debito sovrano attraverso l'introduzione della clausola 'single limb' dal 2022 introducendola nel Trattato sull'Esm (eliminazione del quorum richiesto per ogni singolo titolo e coinvlgimento obbligatorio della totalita' dei titoli). Infine il bilancio Eurozona: sul tavolo c'e' la proposta di farlo partire dal 2021, pero' molti decisivi dettagli sono ancora imprecisati. Nulla di fatto invece sul sistema comune di garanzia dei depositi. Il 'paracadute' per la risoluzione, ha deciso l'Eurogruppo 'sara' introdotto prima (del 2024) se ci saranno stati progressi sufficienti nella riduzione dei rischi, da valutare nel 2020'.
L'Esm interverra' 'in ultima istanza assicurando un grado appropriato di condizionalita' che resta un principio base del Trattato Esm'. Il 'backstop' comune per la risoluzione interverra' con una linea di credito 'revolving' al Fondo unico di risoluzione. Tutte le decisioni sono previste all'Esm all'unanimita', ma sara' cercato un accordo sulla procedura di voto in una situazione di emergenza. Durante il periodo transitorio la dimensione del prestito sara' allineata all'attuale livello del Single resolution fund (Srf) aumentato ogni anno con i contributi ex-ante.
Successivamente il limite nominale sara' superiore. Lo strumento di ricapitalizzazione diretta delle banche da parte dell'Esm sara' rimpiazzato dal nuovo 'paracadute' finanziario e servira' a coprire tutti i possibili usi del Srf, inclusi i bisogni di liquidita': se ne discutera' nel 2019. La partecipazione degli Stati non Ue sara' sulla base dei 'termini equivalenti' con accesso alla linea di credito sulla base dei contributi ex ante all'Srf. Di regola la scadenza dei prestiti e' di tre anni con possibile estensione di 2 anni e se c'e' un rischio per la stabilita' finanziaria della zona euro la scadenza iniziale puo' essere di 5 anni. Quanto ai tempi di approvazione la linea di credito puo' essere decisa entro 12 ore dalla richiesta del Srf e in casi eccezionalmente complessi entro 24 ore.
Per i criteri vengono indicati il principio della neutralita' sul bilancio delle operazioni, l'obbligo di essere in regola con i contributi all'Srf, il rispetto pieno delle regole bancarie Ue. Il 'paracadute' finanziario entrera' in vigore prima del 2024 se ci saranno progressi nella riduzione dei rischi che deve essere commisurata 'al livello dell'ambizione del backstop comune nel periodo di transizione rispetto a quello nel periodo successivo'.
La decisione politica si questo sara' presa dopo la valutazione del rispetto del requisito minimo sul capitale delle banche e sulle passivita' eleggibili (Mrel) e sull'andamento della riduzione delle sofferenze. Quest'ultimo sulla base dell'obiettivo del 5% di sofferenze lorde e del 2,5% nette o garantite in forma adeguata per tutte le banche. Per quanto riguarda la facilitazione della ristrutturazione del debito sovrano, si passa dal sistema 'dual limb' al sistema 'single limb'.
In sostanza il primo sistema attualmente in vigore prevede che occorra una maggioranza qualificata per l'insieme di tutti i titoli emessi (75 per cento dello stock complessivo in caso di assemblea 'fisica' degli investitori e due terzi in caso di procedura scritta) e una per ogni singolo titolo (due terzi o 50 per cento del circolante, rispettivamente in caso di assemblea fisica o con procedura scritta).
Ciò ha consentito l'adesione alla ristrutturazione senza forzare il mercato in presenza di alternative. Con il passaggio al 'single limb', viene eliminato il quorum necessario per ogni singolo titolo e viene coinvolta obbligatoriamente la totalita' dei titoli per agevolare e accelerare il processo di ristrutturazione. In sostanza, una parte che puo' essere significativa di investitori puo' subire passivamente la ristrutturazione non avendo voce in capitolo. Il ministro Tria ha spiegato di aver appoggiato questa linea perche' la metodologia scelta non creerebbe inconvenienti alla collocazione del debito italiano.