Economia

Ex Ilva, il nuovo piano vira sull'idrogeno: 4,7 mld e stop al carbone

"Bernabè ha ammesso che l'azienda non ha i soldi. Con gli impianti sotto sequestro, nessuno ti elargisce un fido di 3-400 milioni per far girare il circolante"

Ex Ilva: necessari 4,7 mld per transizione della fabbrica

Altro problema, poi, ma questo impatta soprattutto il preridotto, è il costo del gas, nel frattempo salito di molto. "Come si riuscirà a mantenere una produzione competitiva?" è l'interrogativo emerso al tavolo. Inoltre, la riconversione totale della fabbrica porrà anche la necessità di cambiare tutto il piano energetico del sito. Oggi gli altiforni, con i gas di recupero, alimentano il ciclo produttivo, domani - è emerso al tavolo - non sarà più così e un polo produttivo come l'ex Ilva di Taranto potrebbe arrivare ad assorbire sino al 2 per cento dei consumi energetici del Paese.

C’è inoltre una questione più immediata: la gestione contingente. Le fonti sindacali spiegano ad AGI che "Bernabè ha ammesso che l'azienda non ha i soldi. Con gli impianti sotto sequestro, nessuno ti elargisce un fido di 3-400 milioni per far girare il circolante". Sul rifacimento dell'altoforno 5, emerse poi due visioni. Contrario il governatore di Puglia, Michele Emiliano, presente al tavolo, favorevoli i sindacati a condizione che il rifacimento - un impianto che in esercizio potrebbe fare la differenza in termini produttivi - avvenga con le tecnologie più moderne. Altro punto richiamato dai sindacati, la possibilità che il Governo metta in campo una legge per tutti i settori che prima o poi dovranno affrontare la partita della transizione e della decarbonizzazione.

"Si pensa non alla cassa integrazione - si afferma - ma a progetti sociali che aiutino la sostenibilità, alla possibilità di prepensionare i lavoratori che hanno i requisiti, alla possibilità di pensionare prima coloro che sono stati esposti all'amianto, alla formazione e riqualificazione professionale. Il presidente Emiliano in proposito ha detto: “In dieci anni, facendo leva sul Pnrr, non riusciamo a portare a Taranto nuovi investitori?". Nessuna data di aggiornamento del tavolo. Solo un impegno di massima, quello di rivedersi a gennaio.