Economia
Ex Ilva, Orlando: "Chiesto stop a cassa integrazione, l'azienda ha detto no"
È partita questa mattina la nuova tranche di cassa integrazione (stavolta ordinaria e non Covid) per il gruppo siderurgico ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. Durerà 13 settimane e interessa 4 mila lavoratori a Taranto e 981 a Genova.
Il ministro del Lavoro a Genova, dove a seguito dell'annuncio della Cig, fortemente contestato dai sindacati, ci sono state accese tensioni, ha chiesto "che si soprassedesse" alla cassa integrazione per l'ex Ilva di Cornigliano. Ma "la richiesta non è stata accolta" ha fatto sapere Andrea Orlando al termine del vertice tenutosi in Prefettura nella mattinata, sottolineando che "siamo nell'ambito del galateo istituzionale, quando si passerà ad esaminare la congruità del provvedimento, vedremo se ci sono gli strumenti per contestare quella scelta". Una delegazione di operai aderenti alla Fiom ha contestato Orlando al suo arrivo in fabbrica: "vergogna", "la rovina dell'Italia siete voi".
Ex Ilva, Orlando: "Volontà di investire sull'acciaio"
Ai lavoratori ex Ilva "dirò che c’è la volontà del Governo di investire sull’acciaio, che lo stabilimento di Genova mantiene una dimensione strategica e che saremo impegnati a mantenere questa dimensione”. ha detto ancora Orlando al termine dell'incontro. Sul rischio di tensioni, fino al previsto incontro al MiSe con l'azienda, "mi aspetto che, da qui al 7, la situazione migliori e che ci sia chiarezza che possa far rientrare le tensioni che si sono determinate fino ad oggi". Orlando ha poi dichiarato che "il piano di investimenti è assolutamente confermato".