Economia

Ex Ilva, sconfitto Urso: niente nazionalizzazione. E Bernabé va verso l'uscita

di Redazione Economia

Scoppia il caos dopo la decisione del governo: l'aumento delle quote di Invitalia al 60% è stato congelato. Sindacati in rivolta, proclamate 24 ore di sciopero

Ex Ilva, il presidente Bernabè pronto ad un passo indietro. Il dossier che scotta in mano al governo

Nuovo scossone nell'ex Ilva di Taranto, ora in mano ai franco-indiani di Arcelor Mittal, il governo ha deciso di fermare per il momento gli investimenti previsti e congelare l'aumento al 60% delle quote per Invitalia. Sconfitta la linea della nazionalizzazione che voleva il ministro Urso, il dossier è passato al collega Fitto, da sempre contrario a quelal soluzione. Questo ha generato il caos. Franco Bernabè è pronto a fare un passo indietro e a lasciare la presidenza di Acciaierie d’Italia. Il numero uno dell’ex Ilva - si legge su Il Corriere della Sera - avrebbe dato la sua disponibilità al governo Meloni (che, attraverso Invitalia, detiene una quota minoritaria di Acciaierie d’Italia, il 32%, a fronte del 68% di ArcelorMittal ma con diritti di voto al 50% e ceo espresso dai privati e presidente dal pubblico) a lasciare l’incarico. Nessuna lettera di dimissioni formali — fanno però sapere fonti di governo — è stata al momento recapitata all’esecutivo.

L’insofferenza, se così la si vuol chiamare, di Bernabè, si è acuita da qualche giorno. In una recente intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno ha ribadito quanto sottolinea da tempo: "Bisogna garantire la sopravvivenza dell’azienda: le acciaierie non possono finanziarsi e non possono acquistare le materie prime. L’urgenza è mettere subito a disposizione risorse".

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La reazione è stata la richiesta di dimissioni da parte del segretario generale della Uilm, Rocco Palombella: "Se è vero che all’interno del cda non ha voce in capitolo, come mai non ne trae le conseguenze abbandonando un incarico che non esercita in modo libero?». In seguito a questo attacco e in mancanza di segnali di sostegno da parte del governo sarebbe maturata la disponibilità di Bernabè a farsi da parte. Sindacati sul piede di guerra: indetto uno sciopero di 24 ore.