Economia

Expo 2020 Dubai: Di Maio inaugura il padiglione Italia

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha tenuto un discorso per inaugurare il padiglione Italia all'Expo 2020 di Dubai

Il padiglione Italia all’Expo 2020 Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, primo grande evento internazionale dopo la pandemia, si presenta come un inno al genio innovativo ereditato dal passato e proiettato verso il futuro. "Mi auguro che possiamo condividere tutti lo stesso messaggio e la stessa convinzione: che possiamo guardare insieme oltre la crisi e trasformarla in un'opportunità per ricominciare meglio grazie al potere della bellezza che unisce le persone", ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nell'inaugurare il padiglione, un progetto firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria.

Una scelta architettonica tesa a mettere in scena con creatività e innovazione l’essenza e l’eccellenza del ‘Made in Italy’, puntando su una delle opere d’arte più emblematiche e mondialmente note – il David di Michelangelo – e sulle aziende che oggi ne sono  portabandiera. "Sarà un viaggio esclusivo nell'Italia della bellezza attraverso la potenza evocativa del 'Made in Italy', un progetto rappresentativo dell'intero Paese, che ha l'ambizione di divenire uno snodo culturale. Il 'Made in Italy' non è solo un prodotto, ma un modo di pensare" ha aggiunto di Maio, parlando di “orgoglio italiano”.  L’Expo 2020, che aprirà le porte il prossimo 1 ottobre e sarà visitabile fino a marzo 2022, è da considerare per l’Italia e per tutti i Paesi partecipanti - specie in un periodo complesso come quello della pandemia di Covid-19 e delle sue gravose conseguenze socio-economiche – "un'occasione unica per dare visibilità alle aziende innovative italiane, ma anche all’Italia dell’arte e della cultura".

Aziende fiore all’occhiello del ‘Made in Italy’ rappresentate tra le altre da Fincantieri, con i suoi scafi utilizzati per realizzare il tetto del padiglione, costruito con materiali e tecniche sostenibili che lo renderanno totalmente biodegradabile. Coinvolto nel mega progetto anche il Gruppo Boero, che ha prodotto le vernici, con cui è stato dipinto "il più grande tricolore mai realizzato nella storia italiana"; vernici interamente fabbricate con scarti alimentari e compostabili.

Momento clou dell’inaugurazione è stata la presentazione nel ‘Teatro della Memoria’, all’interno del Padiglione Italia, del David di Michelangelo, riprodotto a grandezza naturale grazie a uno straordinario progetto di digitalizzazione con una stampante 3D, già diventato uno dei simboli del Bel Paese all’Expo. Realizzata in resina acrilica e poi rifinita con polvere di marmo, per renderla il più simile possibile all'originale anche nelle imperfezioni, la copia "stampata" del David è alta più di 7 metri (basamento compreso), composta da 14 pezzi assemblati ancora prima di intraprendere il viaggio da Firenze a Dubai. La copia pesa 400 chili, contro le 5 tonnellate dell'originale.

"Una volta per ottenere una copia si faceva il calco a contatto, adesso i sistemi digitali, le scansioni, i laser-scanner e altri tipi di strumenti come la fotogrammetria, permettono di acquisire dati molto dettagliati: è come avere il calco più fedele possibile all'originale", ha spiegato Grazia Tucci, docente del Dipartimento di ingegneria civile dell'Università di Firenze, che ha coordinato il progetto in collaborazione con i tecnici di Hexagon Italia e con il restauratore Nicola Salvioli, che ha finito con il tocco dell'artista il lavoro delle macchine. In quello che sarà un viaggio alla scoperta dei mille volti e talenti dell’Italia, il padiglione mette in campo “le migliori competenze disponibili in fatto di innovazione e creatività, per lasciare un'immagine indelebile nelle persone, che vorranno venire a visitare l'Italia sempre più numerose" ha sottolineato il ministro degli Esteri, oltre a dare “un contributo cruciale alla ripresa post pandemica e per creare nuova occupazione”.     

La visita di Di Maio negli Emirati Arabi Uniti ruota proprio intorno alla ricerca di nuove opportunità per le aziende italiane. Ieri alla Dubai Future Foundation ha incontrato rappresentanti di 7 start-up italiane che hanno illustrato i progetti e le opportunità commerciali che stanno approfondendo nel regno grazie al Global Start-up Program promosso dall’Agenzia-ICE. “Ho personalmente sostenuto il Memorandum d’intesa che ha permesso di lanciare questo programma. Sono convinto che l’attenzione all’innovazione, abbinata all’intuito imprenditoriale, sia una strategia vincente per i nostri startupper” ha insistito il Ministro. Il giorno prima a Abu Dhabi, nel corso del bilaterale, ha avuto un colloquio col suo omologo Emiratino, S.A. lo Sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan, durante il quale è stata confermata la natura strategica del partenariato economico tra i due Paesi.

L’incontro con la ministra della Cultura e dello Sviluppo della Conoscenza, Noura Al Kaabi, si prefigge invece di “valorizzare la cooperazione culturale esistente e gettare le basi per il suo rafforzamento, promuovendo prossime iniziative di alto profilo", secondo quanto riferito dal comunicato della Farnesina. Ultimo appuntamento della missione del ministro Di Maio, la visita al contingente italiano (120 unità) presso la base militare emiratina di Al Minhad, che svolge un ruolo essenziale di supporto alle missioni italiane in Afghanistan, Iraq e Corno d’Africa.