Economia

Fase 3, Sangalli: "A rischio 1 mln di posti. Subito sgravi e taglio del cuneo"

Il presidente di Confcommercio suggerisce le priorità per rimettere in moto la macchina dell'economia

Fase 3, Sangalli: il quadro a tinte fosche prospettato al premier Conte

“Consumi reali per abitante ai livelli più bassi degli ultimi 25. Una spesa pro capite, al netto delle variazioni dei prezzi, inferiore di 167 euro rispetto al 1995. Una perdita dei consumi in un anno del 10,9% (10,6% per abitante). Il rischio che chiudano 270 mila imprese. La perdita di oltre un milione di posti di lavoro”: è il quadro a tinte fosche che il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha prospettato al premier Giuseppe Conte nel corso di un incontro, raccontato da lui stesso in un’intervista al Corriere della Sera. 

Sangalli: le priorità per riavviare la macchina economica

E per riavviare la macchina dell’economia, Sangalli indica le priorità di “rivedere le scelte in materia di restringimento dell’agibilità dei contratti a termine e del lavoro occasionale” ma anche “ridurre il cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro” mentre “sugli ammortizzatori sociali, l’universalità delle tutele non può tradursi in unicità di strumento e di contribuzione”. Infine, “restano necessarie le politiche attive”. Per Sangalli, pertanto, prima di indirizzare gli investimenti si tratta di “ridurre il cuneo burocratico e attuare una spending review che sospinga buoni investimenti pubblici e privati in conoscenza, ricerca e sviluppo” ma anche “in digitalizzazione e infrastrutture funzionali anche a processi di rigenerazione urbana”. Da ultimo, in materia di tassazione, il presidente di Confcommercio chiede “il riordino del sistema fiscale deve andare in un’ottica di progressiva riduzione della pressione complessiva e di un’accorta azione selettiva di contrasto e recupero di evasione ed elusione”. “Servono – conclude – scelte europee in materia di sostenibilità e di web tax”.