Economia
Fed, Powell incassa la riconferma per il 2° mandato. Ticket con Brainard
Alle 17 (ora italiana) il banchiere centrale americano interverrà al forum di Jackson Hole
Nel giorno del suo attesissimo discorso (alle 17 ora italiana) al forum dei banchieri centrali a Jackson Hole nel Wyoming, Jerome Powell si prepara a incassare la riconferma al vertice della Federal Reserve per un secondo mandato (eletto nel 2018 e in scadenza a febbraio 2022) schiavando il fuoco di sbarramento dell’ala progressista dei Democratici capitanata dallo sceriffo di Wall Street Elizabeth Warren, ala che mal digerisce un atteggiamento poco aggressivo di Powell sul piano della regolamentazione finanziaria dei mercati e una scarsa attenzione al clima.
CHE COS'E' IL FORUM AMERICANO DI JACKSON HOLE/ Il forum è organizzato dalla Federal Reserve di Kansas City dal 1978 a Jackson Hole, una valle nello Stato dello Wyoming, famosa, oltre che per il simposio, per i suoi impianti sciistici. Il meeting riunisce - per il secondo anno in forma virtuale anti-pandemia - banchieri centrali di tutto il mondo (per la Bce ci sarà Christine Lagarde), membri del Federal Reserve System, esponenti di grandi organizzazioni finanziarie, accademici, giornalisti e autorità politiche statunitensi. Ogni anno il simposio ha un tema. Quello di quest’anno è “Macroeconomic Policy in an Uneven Economy” ovvero le politiche macroeconomiche in un’economia squilibrata. I temi degli ultimi due anni erano: nel 2020 “navigare il prossimo decennio, implicazioni per la politica monetaria” e nel 2019 “sfide per la politica monetaria”. Dal 2007 al 2012, il discorso del “padrone di casa” - allora era Ben Bernanke - fu sempre l’occasione per importanti annunci di politica monetaria. Nel 2010, in particolare, lanciò il secondo quantitative easing, nel 2012 il terzo. |
Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg che cita alcune fonti vicine al dossier, i consiglieri economici del presidente degli Stati Uniti Joe Biden stanno valutando di raccomandare al numero uno della Casa Bianca la conferma del banchiere centrale di Washington alla guida della Fed per un secondo mandato. Una riconferma che si accompagnerebbe a un ticket con l’ex sottosegretaria al Tesoro per gli affari internazionali nell’amministrazione Obama Lael Brainard indicata invece alla vicepresidenza della Fed.
Proprio la 59enne “colomba” nella gestione della politica monetaria Brainard era considerata una potenziale candidata alternativa allo scranno più alto della banca centrale statunitense per l’appoggio della sinistra Dem. Sostegno che l’economista con dottorato ad Harvard non disprezza. L'accoppiata infatti sarebbe in grado di accontentare i progressisti del partito dell'asinello scettici su Powell.
L'attuale presidente della Fed gode del sostegno di una buona fetta di liberal e di repubblicani, oltre a quello del segretario al Tesoro, Janet Yellen suo predecessore alla guida dell’istituto e che Donald Trump ha sostituito nel 2018 dopo averla bersagliata più volte con scarso fair play istituzionale durante il suo secondo mandato.
Biden non ha ancora sciolto le riserve e una decisione è attesa in autunno. Secondo alcune fonti, però, la questione potrebbe arrivare sulla scrivania dello Studio Ovale già all’inizio di settembre.
Dopo gli attacchi della Warren, la scorsa settimana, sempre secondo quanto aveva riportato Bloomberg, Powell aveva riscosso il viatico per un secondo mandato (è consuetudine che la Casa Bianca confermi almeno una volta il presidente della Fed) da parte del segretario del Tesoro, economista molto ascoltata da Biden e dal senatore repubblicano Steve Daines, membro del comitato bancario del Senato. Attraverso una lettera indirizzata al presidente americano, Daines aveva auspicato che la guida della Fed rimanga la stessa per i prossimi quattro anni per consolidare la fiducia conquistata.
Powell si è conquistato sul campo una grande credibilità bipartisan e internazionale sia per aver guidato la Federal Reserve verso un cambio di paradigma che ha posto maggiore attenzione sulla riduzione della disoccupazione sia per aver confezionato una risposta efficace alla pandemia di coronavirus, grazie al tempestivo intervento nella primavera del 2020, quando ha abbassato drasticamente i tassi di interesse e ha avviato un massiccio programma di acquisto di titoli per la cifra complessiva di 120 miliardi di dollari che ha evitato un crollo dei mercati finanziari.
Lael Brainard
Ora, mentre i “falchi" James Bullard, Esther George e Robert Kaplan, rispettivamente presidenti della Fed di St. Louis, di Kansas City e di Dallas, lo incalzano per far partire al più presto il “tapering”, rallentando il ritmo di acquisti mensile di titoli di Stato per evitare effetti indesiderati sull’economia americana, Powell si prepara ad alzare il velo sulle propria strategia di politica monetaria prima della riunione del Fomc del 22 settembre. Parole che saranno soppesate attentamente dai mercati finanziari ma che saranno pronunciate con una riconferma ormai in tasca. Non ostaggio, dunque, di eventuali pressioni legate alle manovre per le nomine.
@andreadeugeni