Economia

Federal Reserve, Yellen: cautela nel rialzo del costo del denaro Usa

Chi si aspettava una Janet Yellen più falco dopo la conferenza post Fomc di metà marzo è rimasto deluso. Il presidente della Fed si è mostrata colomba, usando un tono accomodante e mettendo in luce i rischi che l'economia Usa è costretta ad affrontare e che costringono il Fomc a rallentare nel percorso di rialzo dei tassi di interesse. L'incertezza economica e finanziaria globale, guidata principalmente dal rallentamento cinese e dal collasso dei prezzi del greggio, ha incrementato i rischi per l'economia Usa, giustificando un cammino più lento per il rialzo dei tassi d'interesse della Fed, ha infatti affermato il numero uno della Banca centrale americana. La probabilità di un rialzo dei tassi di interesse nei prossimi mesi e' calata in scia alle parole di Yellen.

La percentuale relativa ad aprile, secondo i future sui Fed Fund, è scesa al 7% dal 12% di ieri e quella di giugno dal 38% al 31%. Diversi analisti sottolineano come i commenti del numero uno della Federal Reserve abbiano dimostrato che la Banca centrale non ha fretta di inasprire la sua politica. "Yellen e' stata sicuramente piu' colomba rispetto agli ultimi membri della Fed che hanno parlato recentemente" e che non hanno escluso una mossa ad aprile, sottolinea Larry Milstein di RW Pressprich.

Nel frattempo, sul fronte macroeconomico l'indice S&P/Case-Shiller dei prezzi delle case nelle 20 maggiori citta' degli Usa e' rimasto invariato a livello mensile a gennaio, mentre ha mostrato un progresso del 5,7% a livello tendenziale, in linea al consenso. Quello riferito alle 10 maggiori citta' e' rimasto fermo su base mensile ed e' salito del 5,1% a/a. Bene poi l'indice sulla fiducia dei consumatori che si e' attestato a marzo a 96,2 punti, in rialzo rispetto sia al consenso a quota 94 che al dato di febbraio a 92,2 punti.

Quello relativo alle aspettative è salito a 84,7 punti dai 79,9 dello scorso mese mentre quello sulla situazione attuale e' sceso a 113,5 da 115. Lynn Franco, direttore per gli indicatori economici presso il Conference Board Usa, parla di un risultato "bilanciato". L'esperto sottolinea che "i consumatori prevedono che nel breve periodo l'economia non guadagnera' uno slancio significativo", ma nello stesso tempo non "vedono un peggioramento".

La valutazione dei consumatori sulle condizioni attuali ha registrato un leggero declino, mentre le aspettative per il breve termine "sono diventate piu' favorevoli", precisa Franco, con le turbolenze finanziarie degli ultimi mesi "che sembrano essere state abbattute". Sul valutario il dollaro si è deprezzato nettamente dopo le parole di Yellen e il cambio euro/usd ha toccato un massimo intraday a 1,1271. Acquisti invece sull'obbligazionario con i rendimenti dei Treasury biennali e decennali che hanno toccato un minimo giornaliero rispettivamente allo 0,81% e all'1,82%.