Economia
Festival Sviluppo Sostenibile 2018, a Milano "SDGs, clima, futuro dell'Europa"
ASviS ha organizzato oggi a Milano una conferenza per parlare di rilancio e rafforzamento dell’Unione Europea sulla base degli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Festival Sviluppo Sostenibile 2018, a Milano "SDGs, clima, futuro dell'Europa". Rilanciare e rafforzare l'Unione Europea
ASviS, in occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2018, ha organizzato oggi all'Unicredit Pavillion di Milano una conferenza su "SDGs, clima e futuro dell'Europa". I rischi per il futuro dell’Unione Europea possono essere affrontati e superati con una forte leadership politica, basata sull’Agenda 2030 per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Europa può e deve restare leader mondiale dello sviluppo sostenibile, coniugando crescita economica, equità sociale e rispetto dell’ambiente, rilanciando “il sogno europeo” di pace e benessere per tutti che ha guidato per tanti anni l’Unione europea.
Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con altre organizzazioni europee, ha voluto focalizzare su queste tematiche l’incontro odierno di Milano. La conferenza di oggi segue quella dello scorso anno, tenutasi in occasione del 60° anniversario dei Trattati di Roma, durante la quale il gruppo Europe Ambition 2030 - rete europea di organizzazioni della società civile - presentò il documento ‘Rethink Europe’ in cui si chiedeva all’Unione europea (UE) di perseguire le proprie politiche tenendo conto del percorso delineato dall’Agenda 2030 - sottoscritta da tutti i paesi dell’Onu a settembre del 2015.
Festival Sviluppo Sostenibile 2018, a Milano "SDGs, clima, futuro dell'Europa". Trasformare l'Europa seguento l'Agenda 2030
“Nonostante i tanti risultati positivi raggiunti nel corso della sua storia, è tempo di ’trasformare l’Europa' seguendo le indicazioni contenute nell’Agenda 2030. Una trasformazione fondamentale, fatta di maggiore e non di minore integrazione, che riguarda il futuro di tutti noi e che deve diventare l’obiettivo comune degli Stati Membri e delle Istituzioni Ue”, ribadisce Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS, che con i suoi 200 aderenti è la più grande rete di organizzazioni della società civile mai creata in Italia e un unicum anche in Europa. “L’Unione europea è chiamata ad affrontare una serie di problemi cruciali – prosegue Giovannini, parlando a nome del gruppo Europe Ambition - che riguardano le nostre società e che hanno a che fare con gravi disuguaglianze sociali e squilibri ambientali: questioni che devono essere affrontate con urgenza costruendo una maggiore cooperazione e mettendo i temi dello sviluppo sostenibile al centro di una ‘nuova narrativa’ per l’Europa, in grado di mobilitare imprese e società, puntando sulle giovani generazioni”.
In Europa non mancano esempi positivi di Paesi che vantano risultati eccellenti nelle variabili chiave che compongono il benessere (reddito, aspettativa di vita, occupazione, libertà, fiducia, qualità dell’ambiente, ecc.) e campioni dello sviluppo sostenibile. D’altra parte, la finanza sostenibile, le partnership pubblico- privato e i massicci investimenti orientati alle energie rinnovabili e all’economia circolare dimostrano che il ‘mondo di domani è già qui’. Si tratta di accelerare e rafforzare il cambiamento, anche allo scopo di accrescere la posizione competitiva del nostro Continente a livello globale sulle tecnologie per lo sviluppo sostenibile. “La Commissione europea – conclude Giovannini – sta preparando le sue proposte su come incorporare l’Agenda 2030 in tutte le politiche dell’Unione. La Conferenza di oggi rappresenta uno dei principali contributi della società civile europea a questo processo e la presenza di rappresentanti delle principali Istituzioni europee testimonia l’importanza da esse attribuita a questo evento”.
Festival Sviluppo Sostenibile 2018, a Milano "SDGs, clima, futuro dell'Europa". Il documento "New narrative for Europe"
La Conferenza di Milano discuterà, tra l’altro, il Documento “New narrative for Europe” e un appello del gruppo dei giovani di Visegrad - associazione di giovani provenienti da Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia - che esprime alcune proposte con l’ambizione di riformare l’Europa attraverso un salto di qualità nelle politiche integrate di pace, solidarietà, giustizia e resilienza. La Conferenza promuove una ‘partnership rafforzata’ tra attori statali e non per affrontare i rischi derivanti dal cambiamento climatico, la crisi della biodiversità e le disuguaglianze sociali. “Sappiamo che lo spazio che ci separa dai nostri obiettivi è così vasto e il tempo rimasto è così poco che i piccoli passi non basterebbero”, si legge nel Documento. “Di fronte al pericolo, abbiamo scelto di unirci e compiere un salto evolutivo, ispirato alla visione di Einstein secondo la quale ‘non possiamo risolvere i nostri problemi con lo stesso modo di pensare che abbiamo usato quando li abbiamo causati’. Utilizzeremo la rivoluzione digitale, quella della finanza sostenibile e l’innovazione sociale per trasformare il cittadino in ‘cooperatore’ dell’umanità e del pianeta”.
Le raccomandazioni discusse alla Conferenza di Milano, nella forma di una Roadmap europea per gli anni 2018-2022, insieme alle 10 proposte contenute nel Documento “New narrative for Europe”, saranno presentate alla Commissione e in occasione dei lavori preparatori del Consiglio europeo di dicembre sul futuro dell’Europa. Tra le proposte più importanti, in vista delle elezioni europee del 2019, si segnala l’inclusione tra i criteri per la selezione dei presidenti delle istituzioni europee di un’esplicita adesione all’Agenda 2030 e di un preciso impegno ad accelerarne l’attuazione. La Conferenza di Milano accoglie anche l’iniziativa delle organizzazioni giovanili per le consultazioni intergenerazionali da condurre nei prossimi due anni, al fine di identificare i principali temi e le problematiche che riguardano il mondo dei giovani e di coinvoglerli in iniziative relative, ad esempio, all’uso della tecnologia blockchain e alla finanza inclusiva e sostenibile. Come si legge, ancora, nel Documento “New narrative for Europe”: “Sappiamo che dobbiamo arrivare dove non siamo mai arrivati. Su una nuova Terra. Sappiamo che questo potrà essere realizzato solo attraverso una partnership tra attori statali e non, donne e uomini e generazioni diverse. Per trasformare la nostra Europa, dobbiamo cambiarne le politiche sulla base di una nuova comprensione e di nuove forme d’azione. Dobbiamo costruire un nuovo contratto sociale basato sugli SDGs”. In questa prospettiva, di grande rilievo è l’annuncio che il 9 aprile 2019, nel corso della presidenza di turno dell’Unione europea, la Romania avvierà una ‘partnership rafforzata’ tra attori statali e non, a sostegno degli Obiettivi di sviluppo sostenibile.