Economia
Fondo sviluppo e coesione, deliberati 32,4 mld per Regioni e Province autonome
Il Cipess, su proposta del ministro Fitto, ha stabilito così un vincolo di destinazione ripartito in: 80 per cento al Mezzogiorno e 20 per cento al Centro-Nord.
Nell’ambito dell’importo complessivo dell’imputazione programmatica, sebbene la normativa di riferimento ne preveda solo la facoltà, il governo si impegna a consentire a ciascuna Regione e Provincia Autonoma interessata l’utilizzo di tali risorse al fine di ridurre il peso sul bilancio regionale dell’importo di cofinanziamento regionale dei programmi cofinanziati FESR e FSE plus 2021-2027 ai sensi dell’articolo 23 del decreto-legge n. 152/2021.
Resta fermo che le risorse del Fondo sviluppo e coesione, ivi incluse le risorse FSC destinate al cofinanziamento dei Programmi europei, devono essere destinate a spese di investimento. La definizione e sottoscrizione degli accordi tra la presidenza del Consiglio dei ministri e ciascuna Regione e Provincia autonoma rappresenta condizione necessaria affinché all’imputazione programmatica delle quote regionali segua l’assegnazione delle risorse destinate per ogni unità beneficiaria.
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“Questa delibera”, ha dichiarato il ministro Fitto, “definisce chiaramente il quadro finanziario e l’orizzonte programmatico del Fondo di Sviluppo e Coesione di competenza regionale, consentendo alle amministrazioni territoriali di disegnare, con il supporto dello Stato, un solido percorso di crescita e di riduzione dei divari territoriali. Ora”, ha concluso il ministro, “si tratta di definire rapidamente le singole delibere per l’assegnazione delle risorse ad ogni Regione, sulla base della definizione in corso della programmazione 2014-2020, della nuova programmazione 2021-27 e dell’individuazione precisa degli interventi da finanziare, con un chiaro cronoprogramma che ne garantisca la certezza della realizzazione ed il rispetto dei tempi”.