Economia
Elezioni Francia 2022, i mercati temono Le Pen e aspettano il "terzo turno"
Ballottaggio? Le legislative di giugno saranno ancora più determinanti per i mercati finanziari
Elezioni presidenziali francesi 2022: anche il terzo turno sarà decisivo (legislative di giugno)
Dopo i risultati del primo turno delle presidenziali, gli investitori sono stati investiti da un rinnovato ottimismo, o per meglio dire, da una sorta di sollievo, auspicando che il 24 aprile si possa ripetere l’esito del 2017. Al termine degli scrutini di domenica scorsa, lo spread OAT-Bund è tornato sotto i 50 punti base, l’euro si è apprezzato dell’1% rispetto al dollaro e il CAC 40 ha sovraperformato le altre piazze europee. Al di là di questo secondo turno, la vera svolta per la Francia e per i mercati finanziari è rappresentata dalle elezioni legislative previste per giugno.
Nelle ultime settimane, quando i sondaggi davano in vantaggio Marine Le Pen, gli investitori temevano che la candidata di estrema destra potesse essere eletta Presidente. La percentuale ottenuta dal Presidente Emmanuel Macron, superiore alle attese, e quella di Le Pen, in linea con i sondaggi, hanno portato al rialzo le possibilità di una rielezione dell’attuale inquilino dell’Eliseo, il cui programma elettorale è considerato più ortodosso sul fronte economico e politico.
Questa probabilità potrebbe però essere sopravvalutata. Sebbene quasi tutti i sondaggi pronostichino una vittoria di Macron al secondo turno, il divario tra i due candidati è sempre più vicino al margine di errore e la storia (più o meno) recente ha evidenziato che l’affidabilità dei poll può essere messa in discussione. Inoltre, a differenza del 2017, Le Pen ha un significativo bacino potenziale di elettori.
Inoltre, il contesto attuale sembra ben diverso e molto più incerto di quello di cinque anni fa. Il voto tattico non si è già ampiamente espresso? Emergerà un “fronte repubblicano”? In questo contesto, il passaggio di voti sia di sinistra che di destra al candidato de “La République en Marche” è tutt’altro che certo e il livello di astensione resta la grande incognita di queste elezioni.