Economia
Francia, l'Eliseo non spaventa i mercati. L'attentato non aiuterà la Le Pen
Bond e Borse scommettono su Emmanuel Macron
Sarà che gli ultimissimi sondaggi, anche dopo il nuovo attentato di ieri sera a Parigi, continuano a vedere in testa Emmanuel Macron. Sarà, poi, che la maggioranza dei francesi non si oppone all'Europa. Anzi. E che, quindi, uno scenario in cui alle elezioni politiche vinca Marine Le Pen, contraria alla doppia accoppiata euro-Nato con conseguente Frexit, appare poco probabile. Fatto sta che il rischio politico di un trionfo del Front National alle urne transalpine (domenica si vota al primo turno e il 7 maggio ci sarà il ballottaggio) inasprito dall'ultimo attacco dell'Isis non sta per niente allarmando gli investitori.
Alla Borsa di Parigi, gli indici, dopo un inizio seduta dove la perdita è stata più netta, ora viaggiano appena sotto la parità. Mentre sull'obbligazionario governativo, invece, i bond biennali, strumenti d'investimento solitamente più soggetti all'allarmismo di breve periodo, i tassi addirittura calano di 30 punti base al -0,427%.
Insomma, per i mercati l'effetto terrorismo-rafforzamento Le Pen per il momento non c'è. Chissà se l'esito del primo turno dirà cose diverse, ma l'atteggiamento degli investitori è più di cautela che di spavento per l'attesissimo appuntamento elettorale che nei cigni neri (scenari catastrofici, ndr) di alcune banche potrebbe anche essere la miccia per la dissoluzione della moneta unica. Resta piuttosto il leit-motive della persistente incertezza sul chi andrà al ballottaggio che preclude che il mercato si orienti in una direzione precisa.
Sugli Oat a 10 anni, le obbligazioni governative francesi di più lunga durata, negli scambi pomeridiani si registrano marginali vendite e cali dei prezzi, che su questi titoli corrispondono a speculari incrementi dei tassi retributivi: il rendimento decennale si attesta allo 0,859%, solo tre punti base in più rispetto alla chiusura precedente.
Nei vari scenari possibili ve ne sono due diametralmente opposti dal punto di vista dei mercati. Quello allarmistico in cui i due candidati ritenuti più oltranzisti andrebbero al ballottaggio, Le Pen e Jean-Luc Melenchon, di estrema sinistra e contro la disciplina di bilancio. Ma c'è anche lo scenario più rassicurante che vedrebbe al ballottaggio il conservatore Francois Fillon e il liberal Macron.
Le urne domenica si chiuderanno alle 20. Il primo impatto sui mercati si vedrà quindi sugli scambi di lunedì, presumibilmente a partire dai cambi valutari nelle contrattazioni in Asia. Nelle ultime sedute l'euro era risalito ai massimi da tre settimane sul dollaro attorno a 1,078, ma in ampia misura a riflesso dei cedimenti della divisa statunitense dopo che Donald Trump - fatto del tutto inusuale per un presidente Usa - si era lamentato della forza del dollaro. La valuta europea nel pomeriggio è tornata a cedere terreno a quota 1,0698 dollari.