Economia
Franco "demolisce" il Superbonus: "Tra le truffe più grandi della storia"
Il ministro dell'Economia Daniele Franco in conferenza stampa: “Nuovo intervento contro il caro bollette entro la prossima settimana”
Franco: “Pnrr? Obiettivo colmare il divario territoriale, non penalizzare il Nord d'Italia"
I problemi legati al Superbonus? "Le truffe più grandi mai viste nella storia della Repubblica". Così il ministro dell'Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri definisce le anomalie legate all'incentivo statale varato dal governo per rilanciare il Paese, precisando che "dire che i problemi che adesso si manifestano dipendono dai controlli non credo sia corretto, ma credo dipendano dalla massiccia azione della magistratura penale" perché "quei crediti sono corpo del reato e sono scelte delle imprese”, ha fatto notare il ministro Franco.
Sui bonus edilizi "si possono pensare ulteriori affinamenti, stiamo pensando di tracciare meglio" le operazioni, "potremmo avere dentro il sistema bancario una possibilità più ampia, con due o tre cessioni" del credito, "tutto si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia visto", ha rimarcato Franco.
Parole taglienti che hanno scatenato l'immediata reazione del Movimento Cinque Stelle. "Attribuire i 2,3 miliardi di frodi al Superbonus è semplicemente una falsità. Giusto ieri la Guardia di finanza ha confermato, depositando i suoi dati al Senato, che rispetto al totale delle frodi riguardanti i bonus edilizi quelle che coinvolgono il Superbonus sono il 3%. Oggi invece in conferenza stampa si è tornato a parlare di truffe per miliardi salvo sottolineare, da parte del ministro Franco, che ‘i bonus falsificati riguardano poco il 110", scrivono fonti M5S.
"È evidente che è arrivato il momento di sgomberare il campo da ogni equivoco: per questo alla ripresa dei lavori parlamentari chiederemo un’informativa urgente del ministro dell’Economia e delle Finanze per mettere un punto fermo alla questione e avere dati certi sull’entità delle truffe in relazione a ogni singola tipologia di incentivo", continuano.
"Ricordiamo, aggiungono fonti M5S, che nel mettere a punto le norme sul Superbonus, proprio il Movimento 5 Stelle ha introdotto forme di controllo preventivo che a quanto pare hanno funzionato. Rispetto al volume complessivo dei crediti da Superbonus generati al 31 dicembre 2021, ovvero 13,4 miliardi, i 110 milioni di euro di frodi rappresentano una percentuale bassissima, lo 0,8%. Dunque il Superbonus non è stato fermato da chissà quale pericolo di frodi, ma piuttosto da norme sbagliate. In ogni caso siamo disposti a valutare eventuali altre misure correttive, perché quando si tratta di soldi pubblici la nostra tolleranza contro i furbi è zero".
"Dobbiamo però, sottolineanto, fare subito chiarezza e mettere fine al funzionamento ‘a singhiozzo’ del Superbonus: cittadini, tecnici e imprese hanno bisogno di certezze per investire i loro risparmi, far ripartire i cantieri e rimettere in modo la circolazione dei crediti che, come hanno dichiarato oggi anche Draghi e Franco, va nuovamente estesa".
"Il Movimento 5 Stelle, concludono fonti M5S, è come sempre al lavoro per individuare le soluzioni più efficaci a far ripartire la maxi agevolazione e i suoi benefici, bloccando ogni possibile raggiro. Ma non accettiamo che quello delle frodi sia usato come un pretesto per affossare una misura con la quale stiamo proteggendo e valorizzando quel bene così prezioso per gli italiani che è la casa, insieme all’ambiente e alla ripresa dell’economia".
(Segue il Fisco...)