Economia
G7, l'Europa si tinge di verde: stop ai sussidi fossili entro il 2022
I ministri dell'energia, del clima e dell'ambiente, riuniti al G7 di Berlino, tracciano "la strada verso il futuro", dicendo addio ai finanziamenti esteri
G7, Cingolani: “A Berlino abbiamo fatto passi avanti, siamo molto soddisfatti”
A margine dell’evento, il ministro delle Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha dichiarato che a “Berlino è stato fatto un passo in avanti rispetto al G20 dell'anno scorso, rispetto all'ultimo G7 e alla Cop 26". “E’ uscito un lavoro di concertazione molto buono e possiamo essere molto soddisfatti”, ha rimarcato Cingolani. Ma “la vera novità di questo G7 è che per la prima volta tutti questi argomenti sono stati affrontati insieme. Le delegazioni hanno fatto un lavoro enorme per riuscire a sintetizzare un documento che tracci la strada per il futuro”, ha chiosato il ministro della Transizione Ecologica.
Immediati anche i commenti da Roma. Per il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente, la decisione del G7 energia e ambiente di porre fine ai finanziamenti delle centrali elettriche a carbone entro il 2022 “è un atto dovuto nei confronti dei nostri figli e del pianeta. Nel nostro Paese l'Enel, leader nella produzione di energia elettrica, ricorda che alcune centrali attualmente a carbone verranno convertire a gas e altre addirittura chiuse per produrre l'energia equivalente con fonti rinnovabili. Questa è la strada da seguire in coerenza con Cop 26, Accordi di Parigi, PNRR, Fit to 55, RepowerEu, cioè con tutti gli impegni internazionali".
Sulla stessa scia anche il ministro dell'Economia e del Clima tedesco Robert Habeck, che a Berlino ha dichiarato: “I Paesi del G7 sono i paesi piu' industrializzati del mondo. Ma anche se ci sforzassimo di fare tutto bene non basterebbe per frenare in modo consistente il surriscaldamento terrestre. Il nostro ruolo è mostrare disponibilità politica". "L'Indonesia è stata tutto il tempo con noi a questo vertice, ha spiegato, e l'Indonesia ha la presidenza del G20. I 20 paesi maggiori del mondo sono responsabili dell'80% delle emissioni globali di Cow2", ha rimarcato il vicecanclliere. Per Habeck è fondamentale che dal G7 arrivino degli impulsi concreti al G20 per la difesa del clima.