Gas, il mercato Ttf non è vera Borsa: una caso che sa di speculazione

In un momento particolarmente delicato per la nostra esposizione sociale-economica-finanziaria dove entrano in ballo migliaia di miliardi di PIL sapete quali sono i rischi principali che si corrono?

1. Limitazione degli utili aziendali, quindi niente tasse da incamerare da parte dello Stato;
2. Chiusura parziale o totale delle aziende (non importa quale sia l’Ateco), per quanto tempo? Chi coprirà questo deficit?
3. Cassa integrazione per i dipendenti, quanto costa e chi paga?
4. Le problematiche sociali chi e come si risolvono?

Oltre ad una inflazione galoppante (circa il 9%) e con i rischi di cui sopra c’è la concreta possibilità che dalla recessione si passi direttamente alla STAGFLAZIONE. Per chiudere faccio un appello anche all’Europa, attraverso i Parlamentari ed i Commissari che si dovrebbero IMMEDIATAMENTE attivare perscrutando tutte le vie legali e finanziarie. Ora, mi sorge anche un dubbio: PERCHE’ NON AGITE? CI SONO FORSE DEGLI INTERESSI, PERSONALI E/O DI CARTELLO, CHE NOI NON CONOSCIAMO?

ASSOCIAZIONI DEGLI INDUSTRIALI, DEGLI ARTIGIANI, DEI COMMERCIANTI DEI LIBERI PROFESSIONISTI ED ANCHE DEI SINDACATI (scusate se ho dimenticato qualcuno) perché non fate pressione affinché possiamo uscire SUBITO dalla “non” borsa TTF? Gli interessi in ballo non riguardano singole persone, ma l’intera comunità Europea.

Non posso chiudere senza un mio modesto suggerimento. Se la proposta che ho fatto recentemente di tassare tutte le bollette del gas (italiane ed europee) di 1 euro, per il periodo necessario, fosse investita (in modo oculato, gestita scientificamente da veri professionisti) in derivati al ribasso (leggi Soros) credo che sarebbe interessante vederne il finale.

Qualcuno ha un’idea migliore? Siamo qui per accogliere a braccia aperte tutte le persone che portino ad una soluzione veloce e poco costosa al problema gas ecc. Comunque, non è che alla fine pagheremo sempre noi?