Economia

Gas, floppa il piano Ue sul price cap: bocciato da 15 Paesi. "É uno scherzo"

Buona parte dei 27 è arrivata al tavolo con posizioni molto critiche sulla proposta del tetto avanzata da Palazzo Berlaymont

"Così come è stato concepito appare uno scherzo di cattivo gusto da parte della Commissione europea e la maggioranza degli Stati membri guarda con preoccupazione a ciò": Lo ha detto la ministra della Transizione Energetica della Spagna, Teresa Ribeira, prima di entrare al Consiglio Affari Energia. Sullo stesso piano la Grecia. "Fissare il prezzo massimo a 275 euro a megawattora non è davvero un tetto. La crisi energetica sta scuotendo le famiglie e le imprese, e per questo dobbiamo fare qualcosa. Non possiamo stare a guardare e non fare nulla. Stiamo perdendo tempo prezioso senza risultati e dobbiamo proteggere le famiglie europee e la credibilità dell'Europa". Lo ha detto il Ministro dell'Ambiente e dell'Energia greco, Kostas Skrekas, arrivando alla riunione straordinaria con gli omologhi europei.

"Vorremmo un meccanismo più realistico. Perché anche nel mese di agosto, periodo in cui abbiamo sofferto per l'impennata dei prezzi del gas naturale, questo meccanismo di correzione dei prezzi non si attiverebbe", ha evidenziato Skrekas. "Dobbiamo reagire il prima possibile, non possiamo continuare a perdere tempo - ha insistito. E, naturalmente, il regolamento europeo sulla solidarietà dovrebbe andare di pari passo ed essere collegato" al cap. Fuori al coro l'Estonia, più vicina alle posizioni olandesi. Per il governo estone "è fondamentale la sicurezza di approvvigionamento.

L'Estonia negozierà la proposta della Commissione, tendenzialmente la proposta di price cap sul tavolo è sostanzialmente buona ma il meccanismo dev'essere temporaneo e deve scattare solo con prezzi davvero, estremamente alti". Lo ha detto la ministra dell'Economia estone Riina Sikkut entrando al Consiglio Affari Energia.