Economia
Generali, D'Attis ad Affari: "In futuro con Axa. Perché si muove Del Vecchio"

Interpellanza urgente di D'Attis, parlamentare di FI della Commissione Bilancio, al Governo sulla richiesta di Del Vecchio a salire al 20% di Mediobanca
Leonardo Del Vecchio muove sulla Galassia Piazzetta Cuccia-Generali e la politica vuole vederci chiaro. Secondo il vicepresidente del Copasir, senatore di Fratelli d'Italia, Adolfo Urso, dopo la richiesta alla Bce a salire al 20% del capitale di Mediobanca, "il sistema bancario e assicurativo italiano parlerà solo francese" grazie al "colpo del secolo: un fondo franco-lussumburghese acquisirà il controllo di Mediobanca, operazione che a sua volta consentirà il controllo delle Assicurazioni generali, l'unica grande multinazionale assicurativa italiana".
Leonardo Del Vecchio
Per Mauro D'Attis, parlamentare di Forza Italia e membro della Commissione Bilancio di Montecitorio, invece il "controllo di Assicurazioni Generali può finire in mani straniere tramite l'operazione messa in campo da Del Vecchio". Da qui la presentazione di un'interpellanza urgente al Governo che Affaritaliani.it pubblica.
Il 13 novembre, però, dopo la presentazione del piano industriale di Mediobanca e successivamente alla sua salita a un soffio dal 10%, il patron di Delfin aveva rotto il silenzio sul suo blitz in Piazzetta Cuccia parlando di operazione a difesa della "stabilità" di Mediobanca e di Generali, come imprese nazionali che devono "crescere e avere successo nel mondo". Come mai quindi questo allarme? Affaritaliani.it lo ha chiesto al deputato azzurro.
Secondo lei tramite salita al 20% del capitale di Mediobanca da parte di Del Vecchio il controllo di Assicurazioni Generali può finire in mani straniere?
"E' quasi matematico".
Ma Del Vecchio è un imprenditore italiano?
"Ma le società sono tutte lussemburghesi. L'interesse è francese, di creare una partnership con Axa".

Il Ceo di Mediobanca Alberto Nagel
Ma il 13 novembre 2019, nel motivare i suoi ingenti acquisti di azioni Mediobanca, Del Vecchio, a proposito della merchant bank e della compagnia assicurativa, aveva spiegato che sono società che "rappresentano un pezzo strategico del nostro sistema economico e hanno bisogno di stabilità. Il mio obiettivo è contribuire a creare un azionariato stabile che aiuti le società a crescere e avere successo nel mondo. Servono investitori e imprenditori in grado di sviluppare le sue imprese. Sono un imprenditore italiano e il mio percorso testimonia, da sessant’anni e con fatti concreti, il mio amore e l’attaccamento per questo Paese. È con tale spirito che, sostenuto dalla mia famiglia, ho deciso di realizzare questo investimento in un settore in cui l’Italia deve giocare da protagonista". Insomma, non sembrano mire francesi...
"La Francia c'entra perché Delfin è lussemburghese. In un'interrogazione parlamentare del 28 ottobre dello scorso anno ho spiegato cosa potrebbe succedere con Del Vecchio. L'imprenditore, come ha dichiarato sempre, vede per Generali un futuro di partnership con Axa. In più, con una fusione nel 2018 ha legato la sua Luxottica alla francese Essilor e poi si è mosso per acquistare azioni Mediobanca con la banca d'affari transalpina Natixis. Del Vecchio a parte, poi nell'azionariato della merchant bank non c'è niente di italiano di fatto. L'operazione è pericolosa. Se ne sta occupando anche il Copasir e verrà interessato anche il comitato per la golden power. Non a caso".
Fra gli italiani con quote rilevanti, però, ci sono Mediolanum un 3,8%, i Benetton con un 2,1% e Fininvest con un 2%...
"Sì, ma anche Vincent Bollorè con il 5,7% e BlackRock con il 4,9%".
Ma scusi, la holding Delfin è lussemburghese per ragioni prettamente fiscali. Non crede?
"Lo scorso anno, UniCredit a guida francese ha improvvisamente ceduto la propria partecipazione in Mediobanca per permettere a Del Vecchio di salire. E' evidente che sia in corso una scalata. Non è assolutamente improbabile che ci sia un interesse straniero sugli asset italiani, fra cui le Generali".
UniCredit è una public company che ha deciso di vendere la quota in Piazzetta Cuccia perché sciolto il patto di sindacato è stata classificata come partecipazione finanziaria non strategica...
"Però per condizionare Mediobanca e Generali alla fine le quote finiscono nello stesso bacino di influenza. Generali è controllata di fatto direttamente e indirettamente da Del Vecchio. E' evidente che l'asset di interesse è la compagnia assicurativa".
@andreadeugeni