Economia
Generali, il tempismo mancato di Donnet su Cattolica
Solo qualche settimana il group Ceo del Leone avrebbe potuto risparmiare 300 milioni. Quegli scambi raddoppiati a ridosso di trimestrale e Opa...
Operazione brillante, ma il tempismo non è dei migliori. L’offerta di Generali sull’intero capitale di Cattolica arriva nel momento peggiore per il compratore. Il titolo Cattolica ha messo lo sprint in Borsa dopo tanto sonnecchiare proprio a ridosso dell’annuncio dell’Opa giunto ieri mattina. Solo pochi giorni fa infatti Cattolica valeva in Borsa sotto i 5 euro, il 30% in meno del prezzo offerto dal Leone. Il 25 maggio il prezzo dell’azione Cattolica valeva 4,98 euro. Un livello quello, poco sotto poco sopra i 5 euro, che si trascinava da mesi.
E a inizio anno il valore della compagnia veronese stazionava sui 4 euro. Generali che è diventato primo socio con iquasi il 25% già a metà dello scorso anno, poteva forse sbrigarsi un po’ prima a definire la sua strategia di attacco. Solo cinque mesi fa avrebbe, con lo stesso premio del 15% sulle quotazioni di 4 euro, potuto risparmiare almeno 2 euro per azione, portandosi a casa la compagnia veneta con poco più di 800 milioni anzichè gli 1,2 miliardi che gli costerà il possesso di Cattolica. C’è da chiedersi come mai il Leone abbia aspettato tanto per decidere il lancio della sua offerta.
Ma soprattutto c’è anche da chiedersi cosa abbia messo le ali al titolo nell’ultima settimana, tanto da portarlo da 5 euro del 25 maggio ai 6 euro del 28 maggio. Il balzo c’è stato venerdì sull’onda dei risultati trimestrali ritenuti molto buoni, ma un piccolo movimento c’era stato anche qualche giorno prima. Già mercoledì 26 maggio erano stati scambiati oltre 3 milioni di pezzi contro una media precedente che girava sugli 800mila pezzi giornalieri.
(Segue...)