Economia
Generali, nel trimestre utile giù a 727mln. Ma il titolo fa il botto in Borsa
L'utile risente delle svalutazioni sugli investimenti russi per 136 milioni: senza tale impatto si attesterebbe a 863 milioni
Generali, i segmenti Vita e Danni spingono in rialzo del 6,1% i premi lordi del gruppo
Il colosso delle Assicurazioni archivia il primo trimestre dell'anno con un utile netto a 727 milioni, in calo di 75 milioni rispetto allo scorso anno. A pesare le svalutazioni sulla Russia che gravano sulle casse di Piazza Gae Aulenti per ben 136 milioi. Senza tale impatto, il risultato netto, sopra comunque le stime degli analisti, si attesterebbe a 863 milioni.
L'utile operativo si è attestato invece a 1,6 miliardi, in calo dell'1,1%, il risultato non operativo è invece in rosso di 375 milioni, in ribasso di 275 milioni rispetto ai primi tre mesi dell'anno scorso, principalmente per le svalutazioni su investimenti russi. I premi lordi del gruppo ammontano a 22.322 milioni, in aumento del 6,1%, grazie allo sviluppo di entrambi i segmenti, vita e danni.
La diminuzione del 9,3% dell'utile netto riflette le svalutazioni, che impattano per 96 milioni per i titoli a reddito fisso russi detenuti direttamente dal Generali e per 40 milioni per la partecipazione in Ingosstrakh. A seguito delle svalutazioni avvenute nel trimestre, la partecipazione nella compagnia russa Ingosstrakh e i titoli a reddito fisso detenuti direttamente dal Gruppo ammontano rispettivamente a 176 milioni (384 milioni nell'intero 2021) e 40 milioni (da 188 milioni di tutto l'ano scorso).
Generali, spiega la nota sulla trimestrae, ha anche, in Russia e Ucraina, investimenti indiretti e attività finanziarie collegate a contratti unit-linked marginali, che sono pari rispettivamente a 43 milioni (111 milioni a fine 2021) e 34 milioni (117 milioni).
Il patrimonio netto di Gruppo si attesta a 25.639 milioni (-12,5% rispetto al 2021) per la diminuzione della riserva per utili attribuibili alle attività finanziarie disponibili per la vendita per -4.797 milioni, principalmente derivante dall'andamento dei titoli a reddito fisso. Il gruppo assicurativo conferma comunque l'eccellente posizione di capitale, con il Solvency Ratio a 237% (227% intero 2021).
L'aumento di 10 punti percentuali riflette principalmente le positive varianze di mercato del trimestre, ascrivibili all'aumento dei tassi di interesse e alla contrazione degli spread sui titoli governativi, solo in parte compensati dal calo del mercato azionario, dall'aumento della volatilità e dall'inflazione, che, assieme al contributo della generazione normalizzata di capitale, hanno più che compensato gli impatti negativi derivanti dalle operazioni di M&A, dall'accantonamento del dividendo del periodo e dagli attesi cambi regolamentari del trimestre.
Riguardo al business assicurativo, la raccolta netta Vita cresce a 3,9 miliardi in rialzo del 9,3%, confermando il buon andamento delle linee unit-linked e puro rischio e malattia. Le riserve tecniche Vita sono pari a 423,4 miliardi, sostanzialmente stabili (-0,3%) rispetto a fine 2021 riflettendo l'andamento dei mercati finanziari sulla componente unit-linked, nonostante la crescita della raccolta netta.
Il segmento Vita registra una crescita del risultato operativo del 7,2% e conferma una eccellente profittabilita' tecnica con il New Business Margin a 4,94% (4,44% nello stesso periodo dello scorso anno). Positivo il risultato operativo del segmento Danni (+1,2%), anche grazie al contributo del gruppo Cattolica.
Il Combined Ratio si attesta a 90,4% (+2,4 p.p.), riflettendo principalmente la maggior sinistralità. Il risultato operativo del segmento Asset & Wealth Management diminuisce a 260 milioni (-14,5%), dovuto interamente alla contrazione delle commissioni di performance del gruppo Banca Generali rispetto al risultato particolarmente significativo dei primi tre mesi del 2021, anche a seguito dell'andamento dei mercati finanziari.
Migliora il risultato operativo del segmento Holding e altre attività, principalmente per effetto del risultato delle attivita' real estate. Gli Asset Under Management complessivi del Gruppo sono scesi a 680,5 miliardi (-4,1% rispetto a fine 2021), riflettendo principalmente il cattivo andamento dei mercati finanziari.
"I risultati al primo trimestre confermano l'ottima performance di Generali, nonostante lo scenario caratterizzato dall'incertezza dovuta al conflitto in Ucraina. Lo sviluppo del business nei segmenti piu' profittevoli dimostra la costante capacità del Gruppo di generare valore, mantenendo una posizione di capitale solida e ai vertici del settore.
Nei primi tre mesi dell'anno, il Gruppo ha avviato efficacemente il nuovo piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth, basato su una forte crescita degli utili per azione, una maggiore generazione di capitale e dividendi piu' elevati", ha affermato il Cfo di Generali, Cristiano Borean.
Generali "continua a essere solidale e vicino alle persone coinvolte nel conflitto in Ucraina, a sostegno delle quali ha creato un fondo di emergenza da 3 milioni e una raccolta fondi globale, lanciata tra i dipendenti e attraverso la Fondazione The Human Safety Net, per supportare l'Unicef nelle sue attivita' a favore di coloro che stanno soffrendo a causa della guerra", ha aggiunto Borean.
Seppur il settore assicurativo globale potrebbe continuare a risentire dell'incertezza derivante dal rallentamento della crescita economica, dall'aumento dell'inflazione e dai rischi di escalation dell'invasione russa in Ucraina, il gruppo Generali "conferma e prosegue con la strategia di ribilanciamento del portafoglio Vita a rafforzamento ulteriore della profittabilita' e con una logica di più efficiente allocazione di capitale, pur in presenza di un rialzo dei tassi di interesse. Continueranno a essere chiave la semplificazione e l'innovazione".
Il colosso assicurativo conferma il proprio impegno a perseguire una crescita sostenibile, migliorare il profilo degli utili e guidare l'innovazione in modo da realizzare un tasso annuo composto di crescita dell'utile per azione nel periodo 2021-2024 tra il 6% e l'8%, generare flussi di cassa netti disponibili a livello della Capogruppo nel periodo 2022-2024 superiori a 8,5 miliardi e distribuire agli azionisti dividendi cumulati nel periodo 2022-2024 per un ammontare compreso tra 5,2 e 5,6 miliardi, con ratchet policy sul dividendo per azione.
Nonostante il calo dell'utile, il titolo reagisce bene in Borsa: a metà seduta il colosso assicurativo a metà seduta guadagna oltre l'1%, dopo un'apertura poco sopra la parità. Nella giornata di ieri l'azionista Fondazione Crt ha escluso l'intenzione di vendere la propria quota.