Economia

Generali, opzione Delfin da 3 mld. Mossa costosa dei Del Vecchio per il 20%

di Redazione Economia

I mercati ci credono, il titolo del Leone ieri si è infiammato e ha chiuso in rialzo del 3,38%

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Ma invece di fare un piccolo passo indietro per riportarsi sotto il 10%, - prosegue Milano Finanza - il manager che guida la cassaforte posseduta dagli eredi di Leonardo Del Vecchio ha evidentemente preferito rilanciare chiedendo l'autorizzazione a superare il 10%, fino quindi a ridosso del 20%. La mossa è destinata inevitabilmente a riaccendere le speculazioni a poco più di un anno dallo scontro che c'era stato per la governance di Generali.

All'epoca Del Vecchio (deceduto a maggio 2022) insieme a Francesco Gaetano Caltagirone (che oggi detiene i16,23% della compagnia), alla famiglia Benetton (4,83%) e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino avevano sfidato la lista del consiglio di amministrazione, sostenuta da Mediobanca (che detiene il 13,1% di Generali). A vincere, con il sostegno del mercato, è stata proprio quest'ultima con la riconferma del ceo Philippe Donnet per un altro mandato, ma ora Delfin ha chiaramente un'opzione in tasca per riaccendere il confronto a Trieste.