Economia

Governo, Dl Agosto: licenziamenti dal 16 novembre. Aiuti fiscali per il Sud

Sospesa la seconda rata Imu per il turismo. Agevolazioni per il versamento dei contributi del 30% per le aziende del Mezzogiorno

Il bonus consumi alla fine salta per fare spazio alla fiscalita' di vantaggio sul lavoro al Sud. Termina cosi' la contesa su uno dei temi piu' controversi del decreto agosto che oggi approdera' sul tavolo del Consiglio dei ministri. La misura di sostegno a ristorazione, moda e arredo,spinta al Mise da Alessia Morani (Pd) e Stefano Buffagni (M5S) che criticano la scelta parlando di "morfina", non trova posto. Ok, invece, per i ristoranti e le attivita' commerciali dei centri storici, al bonus a fondo perduto calcolato con una percentuale (20% fino a 400 mila euro di ricavi o compensi, 15% per chi e' oltre i 400 mila euro) sulla perdita di fatturato e corrispettivi determinata tra giugno 2020 e giugno 2019. Nodo risorse, invece, per l'altro aiuto destinato ai ristoratori che acquistano prodotti made in Italy al 100%.

Dunque, entra a sorpresa un'anticipazione del progetto per la fiscalita' di vantaggio nel Mezzogiorno preparato dal ministro Giuseppe Provenzano. La misura passa anche grazie alla sponda di Italia Viva, in particolare del responsabile economico Luigi Marattin (ora anche presidente della Commissione Finanze della Camera). L'intervento dovrebbe valere per il periodo ottobre-dicembre 2020 con un onere di 1-1,2 miliardi: per i lavoratori dipendenti con sede in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, le imprese potranno beneficiare di un'agevolazione pari al 30% dei contributi previdenziali con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all'Inail.

Fino al 2020 il ministero del Sud conta sulle deroghe Ue per gli aiuti di Stato. Sara' piu' complesso il percorso per confermare la decontribuzione anche nel 2021, quando avrebbe un costo di oltre 4 miliardi, e negli anni seguenti. Nuova sponda per Banca Mps in vista di un rafforzamento patrimoniale e per Alitalia con l'avvio della newco che dovra' redigere il piano. Tra le pieghe del decreto, spunta poi una norma che si era gia' tentato di inserire nel Dl Semplificazioni e che potrebbe saltare anche stavolta, per estendere l'obbligo di notifica per l'esercizio del golden power (e la cui prima applicazione potrebbe essere il caso Mediobanca) e vengono ampliati i poteri di Consob in modo da proteggere Borsa Italiana in caso di cessione da parte di Lse.

La proroga della moratoria per le Pmi sara' per 4 mesi: dal 30 settembre si passa al 31 gennaio 2021. Fa eccezione il turismo, che dovrebbe ottenere due mesi in piu' per la parte relativa al pagamento delle rate dei mutui. In pratica, per le imprese gia' ammesse la proroga scatta in automatico senza alcun adempimento, salva l'ipotesi di rinuncia espressa da parte della stessa beneficiaria da trasmettere entro il 30 settembre. Nel pacchetto di misure per il turismo, che ora con il decreto agosto si allarga anche allo spettacolo, arriva la sospensione della seconda rata dell'Imu 2020 per stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, gli stabilimenti termali, agriturismi, villaggi turistici, ostelli, rifugi di montagna, le colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case vacanze, BeB, residence e campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attivita' esercitate.

Nella sospensione rientrano anche i beni destinati a spettacoli cinematografici e teatrali. Per questi ultimi, la stessa norma allunga a tutto il 2021 e a tutto il 2022 la sospensione dell'Imposta municipale. Sale al 65% per il 2020 e il 2021 il tax credit per riqualificare alberghi e strutture ricettive. Quanto ai licenziamenti, questi saranno possibili solo al termine della Cassa Covid che e' prorogata complessivamente di 18 settimane. Le prime 9 settimane sono concesse a titolo non oneroso, mentre le seconde 9 restano gratuite solo per le aziende che hanno perso almeno il 20% di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto al 2019.

Le aziende che non hanno avuto perdite di fatturato dovranno pagare un contributo del 18%, quelle che hanno perso meno del 20% pagheranno il 19%. Se un'impresa utilizzera' la cassa Covid dal 13 luglio non potra' licenziare per le successive 18 settimane, ovvero fino al 16 novembre. Le imprese che non richiedono la cassa Covid, ma l'hanno utilizzata a maggio e giugno, avranno l'esonero totale dei contributi previdenziali per un massimo di 4 mesi e non potranno licenziare mentre beneficiano dello sgravio.