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Economia
Guerra, un disastro per i conti italiani: il debito può salire al 180%

Guerra, un disastro per i conti italiani

Il mondo è alle prese con una nuova era di riarmo globale, imponendo costi considerevoli e decisioni ardue ai governi occidentali, già alle prese con finanze pubbliche precarie. Un'analisi approfondita di Bloomberg spiega come, nonostante la spesa mondiale per la difesa abbia raggiunto un record di 2.200 miliardi di dollari l'anno scorso, i Paesi dell'Unione Europea stanno iniziando a riflettere sulle necessità della sicurezza.

"Sebbene i leader politici si siano compiaciuti dei progressi verso gli obiettivi della NATO, secondo cui i membri dell'alleanza dovrebbero destinare il 2% del loro Prodotto Interno Lordo alla difesa, i funzionari della sicurezza avvertono che i bilanci militari potrebbero dover emulare la spesa della Guerra Fredda, raggiungendo il 4% del PIL, per realizzare i piani dell'alleanza", si legge nell'articolo firmato da Enda Curran e Natalia Drozdiak.

Come scrive Wall Street Italia, secondo i calcoli di Bloomberg Economics, se gli Stati Uniti e gli alleati del G7 dovessero raggiungere tali livelli di spesa, ciò comporterebbe impegni aggiuntivi di oltre 10.000 miliardi di dollari nel prossimo decennio.

L'analisi di Bloomberg Economics evidenzia come il crescente peso della spesa militare creerà un nuovo dilemma fiscale per la maggior parte dei membri della NATO. Anche il raggiungimento del 2% del PIL annuo dell'alleanza per le spese militari bloccherebbe gran parte del consolidamento del debito dell'UE dopo la pandemia. Inoltre, arrivare al 4% spingerebbe i paesi più deboli del blocco a fare scelte dolorose tra indebitamento più elevato, tagli significativi ad altre parti del bilancio o aumenti delle tasse.

"Francia, Italia e Spagna sarebbero particolarmente esposte se la spesa extra venisse finanziata attraverso i mercati obbligazionari, con il debito pubblico italiano che balzerebbe al 179% del prodotto entro il 2034, rispetto al 144% di quest'anno", continua l'analisi. Aggiunge che anche gli Stati Uniti, che già destinano il 3,3% del PIL annuale alla difesa, vedrebbero aumentare il debito al 131% dal 99% nel prossimo decennio se aumentassero la spesa militare al 4%. Al momento, la spesa militare italiana in rapporto al PIL è dell'1,5%, al di sotto dell'obiettivo del 2% della NATO.






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