A- A+
Economia
La guerra, che bel business. Ecco tutti gli interessi “collaterali”

Se vogliamo considerare, le più grandi aziende belliche dove investire i nomi non mancano, grazie alla classifica (2022) di Defense news possiamo mappare le prime 20 aziende di cui il fatturato dipende ( spesso in modo totale) dal budget della difesa di uno o più stati. In Usa abbiamo Lockheed Martin, Raytheon Tech (famosa per i Javelin, un blockbuster in Ucraina), Boeing, Northrop Grumman (famosa per i global Hawks che spiano Putin), General Dynamics, L3Harris Tech, HII, Leidos.

Anche i cinesi non scherzano con AICC, CSSCL, CNIGCL, CETG, CSIGC, CASIC, CASTC. Gli Inglesi restano nella top 2° con Bae System. Noi italiani teniamo la linea con Leonardo; la Francia con Thales, Airbus, Dassault. Per correttezza si deve sottolineare che le aziende cinesi sono conglomerati statali con crescenti interessi nella difesa ma con uno zoccolo duro nella produzione di mezzi ad uso civile.

Leggi anche: Bombe a grappolo, errore clamoroso di Biden: così si sgretola il fronte Nato

Tuttavia considerando la crescente spesa cinese per la difesa, soprattutto aero navale, è plausibile che una crescente parte del fatturato di questi gruppi sarà per produzioni militari. Esistono anche fondi dove investire se non si vuole scommettere su una singola azienda. Di recente sono nati anche due ETF che, seppur in modo semplificato, permettono l’accesso a questi investimenti in modo potenzialmente più facile: VanEck defense e Ucits Etf Nato. 

La “privatizzazione della guerra” spiana la strada alle aziende di servizi

I militari devono mangiare, essere trasportati, formati, accuditi. Nel vecchio sistema bellico, diciamo sino alla fine della seconda guerra mondiale, questi servizi erano gestiti direttamente da specifiche unità militari. Con la privatizzazione delle guerre dell’era Bush Jr, lo sveltimento delle procedure di appalto e la crescente burocratizzazione dipartimenti della difesa (dal Pentagono in poi) i servizi alle armate sono stati privatizzati.

Oggi esistono un numero consolidato di aziende che offrono servizi di ogni tipo per assistere i militari occidentali nelle missioni di pace. La maggioranza di queste aziende sono americane o, quanto meno, nate in America. Essendo lo stato che è più attivo in ambito di missioni di pace ha permesso a questo sotto settore di emergere. Tra i nomi più rilevanti possiamo menzionare ci sono Kbr, V2X, Fluor, Aecom, SAIC, Jacobs, Leidos, Pae.

Guerra, è boom dell’IT per le nuove guerre “tecnologiche”

Iscriviti alla newsletter
Tags:
guerrainvestimentotraffico armi





in evidenza
Olimpiadi Parigi 2024, ecco chi sono le tre atlete russe pro guerra ma “traditrici” per Mosca

La storia

Olimpiadi Parigi 2024, ecco chi sono le tre atlete russe pro guerra ma “traditrici” per Mosca


motori
Nuova Hyundai Santa Fe: design, comfort e tecnologia avanzata

Nuova Hyundai Santa Fe: design, comfort e tecnologia avanzata

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.