Turchia, i mercati non credono più a Erdogan. La lira crolla. La Borsa -9,79% - Affaritaliani.it

Economia

Turchia, i mercati non credono più a Erdogan. La lira crolla. La Borsa -9,79%

Dopo l'ennesimo cambio, Banca Centrale senza credibilità sul contenimento dell'inflazione alle stelle

I fattori che hanno portato al crollo della valuta, secondo gli analisti, sono molteplici: il processo per la chiusura del partito filo curdo Hdp, l'uscita inattesa della Turchia della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne - entrambi fattori che allontanano Ankara dall'Ue - ma soprattutto il cambio al vertice della Banca Centrale.

Si tratta del terzo cambio in 21 mesi ai vertici della Banca Centrale turca, considerando che Agbal era subentrato a Murat Uysal solo lo scorso 7 novembre, il cui mandato era durato appena 16 mesi. Agbal era stato scelto per porre un freno alla svalutazione della lira turca, che aveva subito un crollo del 30% nel 2020 e di oltre il 50% nel biennio 2019-2020.

Una missione che era stata portata a termine dall'ormai ex governatore: prima di oggi, la moneta turca aveva dato segnali di ripresa, passando dal valore di 10,1 a 8,4 rispetto all'euro e da 8,5 a 6,3 sul dollaro. I listini europei che avevano aperto in negativo per i timori di nuovi lockdown ora procedono misti e risentono della Turchia con i titoli piu' esposti verso il paese , in particolare i bancari. Pesante la banca spagnola Bbva, che ha aperto a -6% mentre ora cede il il 7,35%. Anche ING e UniCredit, dopo aver ceduto il 3-4% all'apertura, limano ora le perdite ma restano in rosso rispettivamente del -2,71% e del -1,4%.