Economia

Caffè, una tazzina al bar costerà fino a 2 euro: colpa di crisi climatica e guerre. L'allarme

di Redazione

Caffè sempre più caro: la miscela Arabica ha avuto incrementi superiori al 60% in un anno, la Robusta di oltre il 90%. Il presidente di Fipe-Confcommercio Stoppani: "Aumenti inevitabili"

Aumento del prezzo del caffè, la Fipe: i responsabili sono crisi climatica e tensioni geopolitiche 

Il caffè costerà sempre di più. Già adesso, in alcuni bar, una tazzina di espresso si paga cifre spropositate, Spesso accade solo nei locali di "lusso" del centro città, ma presto succederà anche nei bar di provincia e dei paesi. Il motivo? L'aumento del costo delle miscele: il cambiamento climatico e le tensioni geopolitiche, le rendono care come l'oro. 

Lo spiega Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio: "Condividiamo le preoccupazioni che riguardano un probabile ulteriore forte aumento della tazzina del caffè al bar, aumento finora contenuto dalla responsabilità dei Pubblici Esercizi italiani che stanno assorbendo i fortissimi aumenti delle miscele causati dagli incrementi dei prezzi all'origine".

Ha continuato: "La crisi climatica che ha devastato i raccolti nei Paesi produttori, Vietnam in particolare, le tensioni geopolitiche che stanno cambiando le tradizionali rotte alle forniture, l'esplosione dei noli marittimi, sono le cause principali che stanno determinando i rialzi dei prezzi all'origine alle borse merci di Londra e New York, con l'Arabica che ha avuto in un anno incrementi superiori al 60% e la Robusta di oltre il 90%. In queste condizioni gli aumenti diventano inevitabili, nonostante le attenzioni, la responsabilità e l'interesse dei Pubblici Esercizi di proteggere i consumi della tazzina di caffè, simbolo anche della identità e dei valori della socialità italiana".

La denuncia di Assoutenti 

Secondo l'associazione dei consumatori Assoutenti, il caffè potrebbe arrivare a costare fino a 2 euro a tazzina. In alcune città costa già 1,50 euro, il 15% in più rispetto al 2021 (quando il prezzo di una tazzina era intorno a 1,03 euro). Tra le città con gli aumenti più repentini abbiamo Bolzano, con 1,38 euro in aprile, seguita da Trento. Quelle in cui il caffè costa meno sono, invece, Catanzaro (0,99 centesimi) e Napoli (1,05 euro). 

Per il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, “qualsiasi incremento dei listini si ripercuoterebbe sulle tasche dei consumatori e aggreverebbe la spesa di quello che è a tutti gli effetti un rito quotidiano per milioni di cittadini”. Infatti, sempre l'associazione dei consumatori, stima che nei bar italiani siano venduti circa 6 miliardi di caffè all'anno generando un introito economico di 7 miliardi di euro. 

Illy, parla l'ad Scocchia: "Il caffè costerà 2 euro nei prossimi mesi"

Nei giorni scorsi, l'ad di Illycaffè, Cristina Scocchia, ha detto, nell’ambito del Meeting di Rimini: "Il caffè verde costa 245 cents per libbra, il 66% in più dell’anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa. E questo ci spiega perché in tre anni il costo della tazzina del caffè che beviamo al bar è aumentato del 15%, e adesso costa in media un euro e mezzo in Italia. E si stima che aumenterà ancora, e che possa arrivare a toccare i 2 euro nei prossimi mesi se queste pressioni rialziste sul costo del caffè verde, la materia prima, continueranno". 

Scocchia conferma quanto detto da Stoppani riguardo alle cause di questo aumento: "La prima è sicuramente il cambiamento climatico che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050. Basti pensare a quanto sta succedendo in questi mesi: si passa dalle piogge torrenziali in Brasile alla siccità in Vietnam. Ma nel breve e medio termine la filiera è sotto pressione anche a causa del problema legato al canale di Suez (e gli attacchi Houthi) che ha fatto lievitare i costi e allungato i tempi, e a causa delle speculazioni che riguardano più in generale le soft commodities".

Gli aumenti del caffè città per città 

Il tema dell'aumento del prezzo del caffè, continua Stoppani della Fipe, "negli ultimi giorni è stato portato all'attenzione dagli organi di stampa attraverso stime a volte inesatte e distanti dalla realtà". A questo proposito, Fipe rileva che a fronte di un tasso di inflazione del +16% tra luglio 2021 e luglio 2024, i prezzi nei bar sono cresciuti del 13%. Anche sulla tazzina di espresso gli aumenti sono al di sotto dell'inflazione, continuando a mantenerne il prezzo tra i più bassi d'Europa

Fipe specifica inoltre che i dati ufficiali su cui si basano le analisi della Federazione mostrano aumenti a livello di singole città considerevolmente più contenuti rispetto ad alcune stime comunicate alla stampa: l'aumento registrato, per esempio, a Bolzano, infatti, è pari al 6% sul 2022 (12% sul 2021), mentre a Pescara è del 13%. Da ultimo, si segnala che negli ultimi 10 anni il numero delle imprese che svolgono attività esclusivamente di bar è diminuito di oltre 22mila unità.

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