Economia

Ilva, lo Stato riprende il controllo. Entra Invitalia di Arcuri, quota del 50%

Siglata la lettera d’intenti, accordo l’11 dicembre. Resta il nodo sugli esuberi. Prevista una quota di maggioranza di Invitalia dal 2022

Ilva, lo Stato riprende il controllo. Entra Invitalia di Arcuri, quota del 50%

Lo Stato, dopo 25 anni, torna a gestire l'Ilva di Taranto. Sarà Invitalia guidata dal commissario straordinario per l'emergenza Arcuri a occuparsi della più grande acciaieria d'Europa, entrando in società al 50%. Siglata la lettera d’intenti, accordo l’11 dicembre. Nel dettaglio, - si legge sul Corriere della Sera - Invitalia, assistita come advisor dallo studio Irti, entrerà in Am Investco, società di Arcelor- Mittal, al 50%, per poi prendere la maggioranza, incrementando la quota al 60% nel 2022. Vengono confermati — così come concordato nella video call di ieri mattina tra esponenti di Mise, Mef, Invitalia, ArcelorMittal e Ilva in As, gli impegni assunti nell’intesa del 4 marzo: produzione a regime di 8 milioni di tonnellate (almeno 5 dal 2021) e 10 mila e 700 addetti, oltre che ingresso dello Stato con la conseguenza principale della permanenza nel gruppo siderurgico del socio privato ArcelorMittal.

Resta - prosegue il Corriere - il nodo della salvaguardia dell’intera occupazione. Un tasto su cui battono anche Fim e Uilm: "Sarà fondamentale - ha evidenziato il segretario della Fim Roberto Benaglia — garantire l’occupazione per i lavoratori che stanno attraversando una lunghissima traversata nel deserto, compresi quelli di Ilva in As". E per Rocco Palombella (Uilm) è "inaccettabile un piano che dovrebbe prevedere il rientro graduale dei 4.700 lavoratori ora in cassa integrazione (3 mila in ArcelorMittal e 1.700 in Ilva in As) entro il 2025: non è possibile una transizione con 4.700 esuberi".