Economia
Immobili, prezzi alti e tassi alle stelle: compravendite in picchiata
Nomisma quantifica al 15% il calo di inizio 2023 nel mercato di compravendita immobiliare in Italia
A riguardo, il direttore generale del Gruppo Gabetti, Marco Speretta ha dichiarato: “è chiaro che un ulteriore innalzamento della curva inflattiva, che spingerebbe ancora la BCE ad aumentare i tassi, potrebbe determinare una contrattura nella domanda di acquisto”. Secondo Speretta “il mercato continuerà a essere guidato da chi cerca abitazioni più grandi (anche come conseguenza dello smartworking), da chi punta all’efficienza energetica cercando abitazioni più ecosostenibili e dalla crescente sensibilità verso la domotica e la tecnologia che spingerà molti verso l’acquisto di nuove costruzioni”.
Gli italiani non comprano case, ma dall’estero le vogliono tutti in Italia
Secondo i dati, il 45% degli intervistati in Europa è più propenso ad acquistare un immobile rispetto ad un anno fa, con una percentuale che sale al 50% in Italia. È quanto rileva l’indagine condotta da RE/MAX Europe che ha intervistato 16mila consumatori in 22 Paesi.
Nonostante la ritrosìa degli italiani a investire sul mattone insomma, il mercato immobiliare italiano non è assolutamente in crisi, anzi rappresenta un’opportunità di investimento oltre ad essere un’opzione sicura contro l’inflazione, almeno secondo quanto afferma Dario Castiglia, Amministratore Delegato e fondatore di RE/MAX Italia.
D’altronde, anche il report “Immobiliare, tra crescita e inflazione”, elaborato da Bnl/Bnp Paribas, conferma che secondo il Fondo monetario internazionale siamo tra i paesi meno a rischio nel comparto immobiliare stando a una griglia che tiene conto di vari fattori (indebitamento delle famiglie, quota di mutui a tasso variabile, variazione dei prezzi e dei tassi e così via).